Lo stress lavoro-correlato in un ottica Biopsicosociale - Seconda parte
In questo caso si definisce specificatamente la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale non consistente nella sola assenza di malattia o di infermità” (art. 2, comma 1, lettera o) e questo specifica finalmente l'influenza dello stress sulle condizioni dei lavoratori.
Questa nuova normativa infatti recepisce l'accordo quadro europeo del 2004 sullo stress lavoro-correlato ed insiste in modo esplicito sul ruolo dello stress per la salute nei contesti lavorativi, considerandolo proprio come uno stato che si accompagna a malessere fisico, psichico e sociale, dovuto al fatto che le persone non si sentono in grado di affrontare le richieste esterne.
E' come se ci si sentisse impotenti, incapaci di gestire queste pressanti richieste provenienti dal mondo esterno, non adeguatamente preparati a prendere questo “carico sulle spalle”.
Molti pazienti utilizzano proprio affermazioni del tipo: “mi sento schiacciato” o “ho un peso su di me che non mi lascia più forza” ecc..Questa legge è quindi molto importante perché obbliga seriamente le aziende a prendere in considerazione la salute globale dei lavoratori e le patologie psicologiche collegate.In fondo, il completo benessere dei dipendenti non può che tradursi anche in un miglioramento e aumento della soddisfazione e quindi dei risultati e della produttività attesa.Questo dovrebbe essere un compito e un dovere per tutti, e soprattutto lo Stato e gli Enti preposti al controllo dovrebbero ancor più monitorare le aziende Italiane.Chi si trova a dover gestire aziende nelle quali vi è un alto livello di assenteismo, con un clima caratterizzato da continui malumori e lamentele, conflitti interpersonali, dovrebbe quindi prendere seriamente in considerazione queste dinamiche, definendo in modo concreto misure antistress efficaci, al fin di migliorare realmente le condizioni di lavoro e quindi la salute e la qualità della vita di tutti.
0 commenti: