Pronte le indicazioni pratiche per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato

06:30 Redazione 0 Comments

Lo scorso Novembre sono state approvate dalla commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro le indicazioni pratiche per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato.
Finalmente sarà possibile, attraverso le linee guida delineate, iniziare un percorso di monitoraggio del benessere dei lavoratori, percorso a cui il datore di lavoro è oggi obbligato (si vedano i riferimenti legislativi: decreto legislativo n. 81/08 e succ. mod.; accordo europeo 08/10/2004).
Se pensate che il vostro lavoro sia altamente stressante, se vi sentite eccessivamente stanchi o avete il sospetto e la sensazione di avere un carico di lavoro esagerato e frustrante, richiedete una valutazione del rischio da stress lavoro correlato, anche con l'aiuto delle rappresentanze sindacali.
Lo stress da lavoro correlato concerne un malessere che comprende disturbi di natura fisica, psicologica e sociale (che investono quindi la sfera biopsicosociale) derivanti da eventi specifici che devono essere valutati attentamente. Assenze per malattia, provvedimenti disciplinari, lamentele legate alla turnistica, mansioni con bassa autonomia decisionale e caratterizzate da un elevato livello di controllo, tale da precludere progressioni di carriera, sono tutti fattori di rischio che devono essere assolutamente valutati e monitorati.
Questi aspetti si aggiungono e si inseriscono nell'ambito di un già poco rassicurante stato del mercato del lavoro, ove le scelte economiche sbagliate degli ultimi anni e le inadeguate politiche circa gli investimenti in innovazione, cultura e formazione stanno sbaragliando la strada a una crisi occupazionale che in Italia risulta più grave di quella del resto d'Europa.
Si è infatti potuto constatare che in molti paesi europei, nonostante la crisi, ci è stata una tenuta dei posti di lavoro che richiedevano titoli di studio e requisiti professionali medio alti, mentre in Italia per un trentenne-quarantenne laureato si prospetta oggi uno scenario a dir poco sconfortante. Una generazione questa che per prima ha dovuto scontrarsi con la patologica carenza di posti di lavoro ti tipo impiegatizio.

Pubblished online by Francesco Greco

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