Psicologia e psichiatria, facciamo chiarezza
Molte persone, quando sentono parlare di psicologia e psichiatria, non hanno ben chiare le differenze mentre altri credono che si tratti della stessa cosa. In realtà psicologia e psichiatria sono due discipline ben distinte, e di conseguenza anche le figure professionali specializzate in esse. Tuttavia, al fine di capire a chi affidarsi, è sempre opportuno conoscere cosa differenzia la psicologia dalla psichiatria e viceversa. Una volta identificata la problematica e il tipo di specialista a cui chiedere aiuto, si potrà fare affidamento al web per trovare quello a cui rivolgersi. Su questa pagina ad esempio è disponibile un elenco di psichiatri in Italia diviso per regione, consultandolo sarà più semplice trovare il più vicino alla propria zona di residenza. Vediamo dunque quali sono le differenze tra psicologia e psichiatria.
A prima vista, psicologo e psichiatra sembrerebbero due tipologie di professionisti che si occupano della stessa cosa. Ma la prima differenza tra loro sta nel titolo di studio. Infatti, uno psichiatra è laureato in Medicina e Chirurgia ed è specializzato in Psichiatria. Lo psicologo invece è laureato in Psicologia e deve aver superato uno specifico Esame di Stato per poter esercitare. Dopodiché, deve avere l'iscrizione all’ "Albo Professionale dell’Ordine degli Psicologi". Un'altra differenza sostanziale tra le due figure sta ovviamente nella professione che svolgono. Infatti, i tanti psichiatri in Italia seguono i pazienti con disturbi mentali, mentre gli psicologi si occupano di sostenere le persone a livello emotivo e di curare gli aspetti cognitivi dei disturbi mentali presentati dai pazienti. Per riuscire a comprendere in fondo questa differenza, è utile sapere anche che lo psichiatra è un medico in grado di prescrivere e valutare dei test e degli esami, oltre che assegnare medicinali e psicofarmaci ai propri pazienti. Gli psicologi, invece, si occupano delle persone parlando e facendole parlare, ma non prescrivono alcun trattamento farmacologico.
Andando ad analizzare ulteriormente il lavoro degli psichiatri in Italia, possiamo dire anche che questi professionisti agiscono in modo incisivo nello stato di salute mentale del paziente, nel senso che si occupano tra le altre cose di portare gli scompensi chimici che si presentano nel cervello a ritrovare il normale equilibrio. Lo psicologo, pur conoscendo la situazione di un determinato paziente, si prende cura di lui/lei al fine di aiutarlo/a a esprimere le sue emozioni e lavorare su di esse. Tuttavia, anche se si tratta di due figure professionali diverse, svolgono entrambi degli importanti compiti e per questo alcune volte collaborano unendo la terapia farmacologica a quella psichica.
Avendo fatto chiarezza sulla differenza tra gli psicologi e psichiatri in Italia, è decisamente opportuno prendere in considerazione anche la figura del terapeuta e del terapista, due termini che comportano un'ulteriore confusione. A questo proposito, è importante sapere che il termine "terapista" può essere utilizzato per definire un qualsiasi professionista in grado di portare a termine una "terapia". Perciò è una parola che viene utilizzata per indicare uno psicologo, così come uno psichiatra. Tuttavia, quando si parla di terapeuta o psicoterapeuta si va a definire un professionista con una laurea in Psicologia o in Medicina, con l'iscrizione all'albo del settore e una specializzazione quadriennale supportata dal "Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca" (M.I.U.R). A differenza degli psichiatri in Italia, lo psicoterapeuta si occupa di pazienti affetti da disturbi psicopatologici più o meno gravi, parlando con i pazienti e utilizzando diverse tipologie di terapie, ma senza la possibilità di prescrivere dei trattamenti farmacologici.
Da queste sostanziali differenze possiamo capire che gli psicologi, gli psicoterapeuti e gli psichiatri non sono delle figure professionali identiche, ma sono medici che curano i propri pazienti in maniera letteralmente diversa e che spesso si compensano l'uno con l'altro. Ad ogni modo, la maggior parte delle persone che sentono il bisogno di parlare con un professionista, dovrebbero prima recarsi dal proprio medico di base, che potrà consigliare il trattamento giusto da seguire e quindi a quale figura professionale affidarsi.
Il ruolo dell'evitamento nella concettualizzazione del caso clinico in psicoterapia
Il problema dell'evitamento nei disturbi d'ansia è sicuramente un aspetto molto importante e non trascurabile.Da un punto di vista terapeutico l'evitamento deve essere affrontato in modo specifico.
Evitare ciò che fa paura permette infatti al paziente di sottrarsi allo stimolo fobico, ma in realtà questo modo di agire da forza al disturbo. Se evito ciò che mi fa paura non potrò mai sperimentare di persona quanto in realtà le mie aspettative siano infondate.
Evitare ciò che ci fa paura è quindi funzionale al disturbo, non permette di disconfermare le proprie credenze.
Al paziente deve essere chiarito che l'evitamento è dannoso e che durante il percorso psicoterapeutico questo dovrà essere affrontato in modo approfondito, anche attraverso una serie di esercitazioni e di esposizioni in vivo ed in immaginazione.
Il ruolo dell'evitamento, cosi come quello dei comportamenti protettivi dovrà essere specificato durante la concettualizzazione del disturbo e dovrà essere condividiviso con il paziente.
Dott. Francesco Greco
Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale a Bagheria (Pa)
Mini Training di auto aiuto, Dott. Francesco Greco Psicologo, Psicoterapeuta a Bagheria (Pa)
Ricominciano anche quest’anno i mini training di auto aiuto. Si svolgeranno il martedì mattina per una durata di 2 ore. Il costo come l’anno scorso di 10 euro.Chi è interessato può prenotare specificando il mini corso a cui è interessato. I Mini Training di quest’anno:
1) Disturbi d’ansia e attacchi di panico,
2) Il controllo della respirazione e la visualizzazione di immagini come training di rilassamento,
3) Mangiare bene, mangiare meglio: disturbi alimentari e autostima,
4) Trainining di assertività: come combattere l’insicurezza.
Per info: http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it/ studiofgreco@gmail.com
Ingaggiare il paziente nelle fasi iniziali del trattamento per evitare drop out
I momenti iniziali della terapia sono fondamentali, in quanto è proprio in questa fase che è necessario ingaggiare il paziente nei confronti del trattamento.La maggior parte dei drop out avvengono proprio nelle fasi iniziali.
Il paziente è alla ricerca di un aiuto e chiede fin dall'inizio un alleviamento dei sintomi e la disponibilità da parte del terapeuta ad accoglierlo empaticamente e a contenere tutte le sue paure e le sue ansie collegate non solo al disturbo psicologico che intende superare, ma anche nei confronti del trattamento stesso.
Fare capire al paziente che è in buone mani è molto importante. E' necessario che si crei una relazione tale da consentire una buona collaborazione.
In terapia cognitivo comportamentale è fondamentale che il paziente collabori assiduamente, anche con compiti a casa (homework) e sicuramente ingaggiare il paziente nelle fasi inziali del trattamento è una buona base per un positivo sviluppo del lavoro e della prognosi in generale.
Dott. Francesco Greco
Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale a Bagheria (Pa)
Guarire è cambiare idea sui propri pensieri
Mangiare meno, mangiare meglio?
Oggi ho letto in uno di quei calendarietti con le citazioni (immagino abbiate presente) che fra le cose da fare per star bene dovremmo innanzitutto mangiare meno. O meglio, mangiare meno schifezze.
Effettivamente chi può negare che un certo cibo abbia effetti devastanti sulla nostra salute. Pensate ad esempio ai cibi ipercalorici, a quelli ricchi di zuccheri raffinati, fatti con farine di scarsa qualità e non parliamo dell'olio di palma, ormai quasi onnipresente nelle merendine dei nostri bambini.
Sicuramente è una questione di qualità di cibi e materie prime, non solo di qualità.
Se preparate uno yogurt Bio con cereali e pezzi di frutta noterete la differenza con i prodotti da forno industriali.
Anche una bella fetta di torta preparata con calma e magari con l'aiuto dei nostri figli avrà un sapore buonissimo e difficilmente se la dimenticheranno! / regram from @a_gipsy_in_the_kitchen
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Che sia pane, ma di alta qualità / Hight quality bread
Buon week end e soprattutto Buon pane a tutti! Chiaramente che sia un pane di qualità, fatto con una farina macinata a pietra, con buona struttura glutinica e soprattutto con una lenta lievitazione, senza fretta e senza che il lievito madre possa risentirne.
Gusteremo così non solo un prodotto molto buono, ma soprattutto un alimento di qualità: mente e corpo non potranno che beneficiarne! / regram from @gnambox
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Bayley-III: uscito il manuale dell'adattamento italiano
Fra le novita editoriali degli ultimi giorni il manuale dell'adattamento italiano delle Bayley Scales of infant and toddler development, edito da Giunti-OS.
Le Bayley Scales of Infant and Toddler Development – Terza edizione (Bayley-III) sono uno strumento diagnostico, a somministrazione individuale, per bambini da 16 giorni a 3 anni e mezzo di età, che consente di identificare soggetti con ritardo dello sviluppo e fornisce indicazioni per pianificare l'intervento.
La standardizzazione italiana è stata effettuata su un campione di 1050 bambini (544 maschi e 506 femmine) di età compresa tra 12 mesi e 15 giorni e 42 mesi e 14 giorni, reclutati all'interno di strutture sociosanitarie e educative.
Caffè, qualità della materia prima al bar: un binomio non sempre presente
A quanti di voi è capitato di prendere un caffè al bar e quel caffè non era dei migliori (per non dire peggio)?
Purtroppo non tutto quello che desideriamo coincide con le nostre aspettative.
In particolare sono molto esigente e "pretendo" un ottimo caffè se vado al bar o in pasticceria.
Chiaramente il risultato non è sempre uguale e lottima riuscita dipende da una serie di fattori, primi fra tutti la tecnica e la bravura del barista e la qualità del caffè.
E se parlo di tecnica non mi riferisco alla latte art, credetemi c'è gente che non ha idea di come si debba fare un buon espresso.
La situazione peggiora se chiediamo un macchiato e per il cappuccino dovrei scrivere un articolo a parte.
Durante la preparazione sono cruciali anche le variabili ambientali come la temperatura e l'umidità ma è la maestria del barman che fa la differenza (in un senso o nell'altro).
A me piace molto il caffè Vergnano (@caffevergnano1882) che trovo di ottima qualità, con un gusto pieno in bocca ed un aroma dolce ed assolutamente non invasivo. Anche Illy (illy_coffee) é assolutamente fra i top coffee attualmente disponibili.
Entrambi i Brand sono caratterizzati da prodotti con un elevato standard di eccellenza.
A proposito di Vergnano interessantissima l'iniziativa Best Barista Junior! Il 3 e il 4 Ottobre alla Bottega di Merlino a Modena (info: www.cuochiperungiorno.it).
Foto @caffevergnano1882
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