Autostima e chirurgia: quando non piacersi diventa un problema

08:10 Redazione 0 Comments


Autostima e chirurgia: quando non piacersi diventa un problema

L’autostima è un aspetto fondamentale nella vita di tutti i giorni, perché ciò significa avere rispetto per se stessi e per il proprio valore.
Quando manca l’autostima, si perde fiducia nelle proprie capacità e ci si mette in discussione a tal punto da non essere più in grado di assumersi delle responsabilità nei confronti di altre persone. Se manca il rispetto verso se stessi, ne risente anche il rapporto con gli altri sino a venirne condizionati in maniera profonda.
Chi si trova a dover fare i conti con una bassa autostima, vive una scarsa fiducia nei confronti di sé e del mondo, un’insicurezza tale da diventare un freno non soltanto nei rapporti interpersonali, ma anche nella vita professionale. Se alla base della poca autostima c’è un difetto fisico di lieve entità, la chirurgia plastica può giungere in soccorso: un intervento di questo tipo, infatti, può essere utile per abbattere determinate barriere.
Certo, non sempre la chirurgia estetica può rappresentare una soluzione; se la scarsa autostima si basa su altri fattori, si può sviluppare una dipendenza da chirurgia plastica che nasconde la disperata ricerca di un’identità offuscata, appunto, dalle troppe insicurezze.
Per tale ragione è molto importante valutare le possibili ripercussioni psicologiche che potrebbero seguire l'intervento e sopratutto informarsi sulle diverse procedure mediche della chirurgia plastica, consultando ad esempio questa pagina.
Gli individui che vivono nel quotidiano una condizione di bassa autostima tendono a dipendere in maniera eccessiva dagli altri, ricercandone continuamente il consenso e manifestando uno spirito di iniziativa quasi assente, con poca propensione al rischio. Tutto ciò, nella gran parte dei casi, comporta anche una scarsa lucidità generale che porta a reagire d’impulso e a soffrire di disturbi legati all’ansia.
Si è portati, dunque, ad affrontare la vita in maniera passiva, senza la possibilità di pianificare alcun progetto che porti alla realizzazione personale.
Esistono poi dei casi in cui la bassa autostima viene mascherata dietro un atteggiamento arrogante, che talvolta può divenire addirittura altezzoso e sprezzante, tutti comportamenti che non servono affatto a migliorare l’autostima. Fungono solamente da maschera utile a nascondere le insicurezze a chi ci sta di fronte.
Talvolta la bassa autostima è accompagnata non soltanto da disturbi correlati all’ansia, ma anche all’umore e all’alimentazione, e nei casi più gravi di scarsa autostima si sfocia nei disturbi di personalità veri e propri.
In che modo si interviene per migliorare l’autostima? L’intervento psicoterapeutico cognitivo comportamentale consente di intervenire su tutti quegli aspetti che minano l’autostima, come ad esempio pensieri disfunzionali, paure irrazionali e problemi nel comunicare con gli altri.
Accrescere la propria autostima è estremamente importante per trovarsi a proprio agio con se stessi e migliorare il proprio benessere. Solo in questo modo sarà possibile instaurare relazioni costruttive con gli altri e credere nel proprio valore, elemento indispensabile per porsi degli obiettivi realistici da raggiungere e che siano in grado di soddisfare le aspirazioni personali.

Per rimanere sempre aggiornato metti like alla nostra pagina Facebook

> Se organizzi o vuoi far conoscere eventi, seminari, corsi, convegni e qualsiasi altra notizia e risorsa utile per costruire una rete tra operatori e utenti della Psicologia COMPILA IL FORM o scrivici a latuapsicologia@gmail.com e mandaci il tuo contributo! Psicologia e Salute è il tuo portale aperto!

0 commenti: