Interpretazione dei sogni, tra psicologia e credenze

16:36 Redazione 0 Comments



Da sempre il mondo dei sogni intriga, appassiona e comunica con noi, aiutandoci a capirci, ad ascoltarci e a individuare ciò che ci preoccupa, che ci rende felici, o che ci fa soffrire.
I sogni, infatti, sono una porta sul nostro inconscio, al quale abbiamo accesso tramite queste rare e oniriche occasioni.

Per quanto queste tesi siano state più che confermate con il passare del tempo, il mondo del sogno non può comunque considerarsi una scienza esatta e, proprio per questo, a valide teorie psicologiche, frutto di lunghi studi e accurate verifiche, come quelle elaborate dai famosi Freud e Jung, pionieri di questo tema, ci sono anche molte credenze popolari, legate soprattutto allʼaspetto premonitore dei sogni, come ad esempio le teorie della smorfia napoletana, la cui interpretazione dei sogni risale allʼantichità e che si fonda sulla credenza biblica che non esista segno, lettera o parola che non nasconda un misterioso significato.

Lʼinterpretazione dei sogni della smorfia napoletana è legata soprattutto ai numeri: ogni immagine è un numero, che per tradizione va giocato alla lotteria, nella convinzione che porti fortuna. A differenza di ciò che si può pensare, ci vuole precisione nella descrizione del proprio sogno, perché ogni dettaglio può avere influenze drastiche su tale numero.

Data lʼantichità di questa tradizione, si potrebbe quasi dire che sia stata, insieme a tante altre credenze popolari, lʼapripista di Freud, Jung e di tutti quegli psicologi che hanno approfondito le verità mondo onirico.
Lʼattenzione si è dunque spostata dallʼesterno allʼinterno: se prima si pensava che i sogni mostrassero verità sul presente e sul futuro, o offrissero suggerimenti su come risolvere una determinata situazione, diventano degli indicatori di verità nascoste su noi stessi. E nonostante lo scetticismo di molti continui a farla da padrone, vedendo nei sogni solamente delle rielaborazioni casuali di immagini e sensazioni già viste e provate, oppure immaginate, se vogliamo seguire le teorie psicologiche, essi si dividerebbero in due grandi parti: il contenuto latente e il contenuto manifesto.

Il contenuto manifesto è il sogno in sé, quello latente sono le motivazioni di quel sogno, che spesso giacciono nellʼinconscio o addirittura nel rimosso della memoria, protetti da meccanismi di difesa e rimozione. Attraverso lʼanalisi al ritroso, i sogni si possono quindi decifrare e giungere al contenuto latente. Spesso si può trattare anche di desideri proibiti o inconsci, di azioni censurate, o, appunto, di ricordi rimossi.

Ad ogni modo, non sempre i sogni sono pregni di significato: spesso possono riferirsi ad eventi insignificanti.

Jung invita comunque ad avere molta cautela nellʼanalisi e comprensione di un sogno, etichettandolo come un “bambino difficile”, da trattare con gentilezza, data la sua possibilità di riferirsi a episodi anche molto dolorosi, o cruciali per la vita psico-emotiva di un individuo.

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