Gli strumenti compensativi e le misure dispensative
In Rubriche - Parole capovolte
Gli strumenti compensativi e le misure dispensative
Gli strumenti compensativi sono strumenti che permettono di compensare la debolezza
funzionale derivante dai disturbi o dalle difficoltà di apprendimento, facilitando l’esecuzione
dei compiti automatici che risultano compromessi in questi bambini. Essi agiscono proprio
come un paio di occhiali permette di leggere chiaramente ad un miope, ovvero rendendo tutto
più chiaro. Le misure dispensative invece riguardano la dispensa di alcune prestazioni in cui il
bambino mostra particolari difficoltà.
E’ FONDAMENTALE CHIARIRE CHE TALI STRUMENTI E TALI MISURE NON HANNO LO SCOPO DI “GUARIRE” IL BAMBINO, MA DI AIUTARLO A RIDURRE GLI EFFETTI DELLE SUE DIFFICOLTA’, mettendo le basi per una modalità di apprendimento più adatta alle caratteristiche personali e soggettive.
Questi sono, STRUMENTI DI FACILITAZIONE, che danno l’opportunità agli scolari in difficoltà di raggiungere obiettivi di autonomia, infatti utilizzando questi strumenti diventano capaci di fare da soli dei compiti che prima non facevano, perdendo la paura di sbagliare e accettando di lavorare da soli.
Mentre gli strumenti compensativi, fungendo da ausili, sono particolarmente suggeriti per la scuola primaria, e, in generale nelle fasi di alfabetizzazione strumentale per i diversi apprendimenti; le misure dispensative possono avere un più ampio campo di applicazione estendendosi anche agli studenti delle scuole di istruzione secondaria superiore.
Dato che le difficoltà si manifestano in persone dotate di un quoziente intellettivo nella norma, spesso vengono attribuite queste difficoltà ad altri fattori: negligenza, scarso impegno o mancanza di interesse. Questo può comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, che possono determinare un abbandono scolastico o una scelta di basso profilo rispetto alle potenzialità.
Per ovviare a tutte queste conseguenze, si consigliano gli strumenti compensativi e misure dispensative, in base alle esigenze del singolo scolaro e non applicate e concesse in blocco.
Gli strumenti compensativi sono dunque degli strumenti che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l’esecuzione dei compiti, e sono di seguito elencati: calcolatrice, tabelle dei mesi e dell’alfabeto con vari caratteri, formulari, tavola pitagorica, tabelle di misura con formule geometriche, computer con programmi di video-scrittura, correttore ortografico, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, uso di mappe durante le interrogazioni, registratore.
Le misure dispensative riguardano invece la dispensa da alcune prestazioni, e sono riportati di seguito: dispensa dalla lettura ad alta voce, dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, dispensa dall’uso mnemonico delle tabelline, dispensa ove necessario dallo studio della lingua straniera in forma scritta, programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, organizzazione di interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.
Riguardo alle misure dispensative (protocollo 4671 del 10-5-2007) si chiarisce che non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera in sede di esame di stato, ma che, appare più opportuno compensare le oggettive difficoltà degli strumenti mediante l’assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere in valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.
INOLTRE, è necessario indirizzare l’intervento didattico verso le attività meta-cognitive, indurre le abilità di studio personalizzate, preferire una valutazione formativa che punti sul contenuto piuttosto che sulla forma, favorire l’instaurarsi di meccanismi di autoverifica e di controllo e infine potenziare l’autostima evitando di sottolineare solo le difficoltà.
E’ FONDAMENTALE CHIARIRE CHE TALI STRUMENTI E TALI MISURE NON HANNO LO SCOPO DI “GUARIRE” IL BAMBINO, MA DI AIUTARLO A RIDURRE GLI EFFETTI DELLE SUE DIFFICOLTA’, mettendo le basi per una modalità di apprendimento più adatta alle caratteristiche personali e soggettive.
Questi sono, STRUMENTI DI FACILITAZIONE, che danno l’opportunità agli scolari in difficoltà di raggiungere obiettivi di autonomia, infatti utilizzando questi strumenti diventano capaci di fare da soli dei compiti che prima non facevano, perdendo la paura di sbagliare e accettando di lavorare da soli.
Mentre gli strumenti compensativi, fungendo da ausili, sono particolarmente suggeriti per la scuola primaria, e, in generale nelle fasi di alfabetizzazione strumentale per i diversi apprendimenti; le misure dispensative possono avere un più ampio campo di applicazione estendendosi anche agli studenti delle scuole di istruzione secondaria superiore.
Dato che le difficoltà si manifestano in persone dotate di un quoziente intellettivo nella norma, spesso vengono attribuite queste difficoltà ad altri fattori: negligenza, scarso impegno o mancanza di interesse. Questo può comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, che possono determinare un abbandono scolastico o una scelta di basso profilo rispetto alle potenzialità.
Per ovviare a tutte queste conseguenze, si consigliano gli strumenti compensativi e misure dispensative, in base alle esigenze del singolo scolaro e non applicate e concesse in blocco.
Gli strumenti compensativi sono dunque degli strumenti che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l’esecuzione dei compiti, e sono di seguito elencati: calcolatrice, tabelle dei mesi e dell’alfabeto con vari caratteri, formulari, tavola pitagorica, tabelle di misura con formule geometriche, computer con programmi di video-scrittura, correttore ortografico, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, uso di mappe durante le interrogazioni, registratore.
Le misure dispensative riguardano invece la dispensa da alcune prestazioni, e sono riportati di seguito: dispensa dalla lettura ad alta voce, dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, dispensa dall’uso mnemonico delle tabelline, dispensa ove necessario dallo studio della lingua straniera in forma scritta, programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, organizzazione di interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.
Riguardo alle misure dispensative (protocollo 4671 del 10-5-2007) si chiarisce che non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera in sede di esame di stato, ma che, appare più opportuno compensare le oggettive difficoltà degli strumenti mediante l’assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere in valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.
INOLTRE, è necessario indirizzare l’intervento didattico verso le attività meta-cognitive, indurre le abilità di studio personalizzate, preferire una valutazione formativa che punti sul contenuto piuttosto che sulla forma, favorire l’instaurarsi di meccanismi di autoverifica e di controllo e infine potenziare l’autostima evitando di sottolineare solo le difficoltà.
Parole capovolte: Questa rubrica nasce con l’obiettivo di approfondire le tematiche inerenti la psicologia scolastica e di rispondere a problematiche che riguardano maggiormente tutta la fascia dei minori in età scolare e prescolare.
La rubrica non vuole fornire soluzioni complete e dare risposte esaustive. L’intento è quello di creare un momento per fermarci a riflettere insieme e creare nuovi modi di rispondere ai problemi. Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di una regolare consulenza professionale.
La rubrica non vuole fornire soluzioni complete e dare risposte esaustive. L’intento è quello di creare un momento per fermarci a riflettere insieme e creare nuovi modi di rispondere ai problemi. Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di una regolare consulenza professionale.
Melania Chiacchiari Melania Chiacchiari è una Psicologa. Ha conseguito il Master Universitario di II livello in “Difficoltà e Disturbi dell’Apprendimento scolastico: Prevenzione, Diagnosi E Trattamento”.
Ha svolto numerose attività di volontariato presso vari enti pubblici e privati; ha collaborato con la ASL 02 Abruzzo, Lanciano- Vasto- Chieti e con il Consultorio Familiare di Isernia.
Attualmente svolge attività clinica in alcuni studi associati. Svolge inoltre attività di formazione, consulenze, sviluppo e potenziamento di abilità e valutazione diagnostica.
Ha svolto numerose attività di volontariato presso vari enti pubblici e privati; ha collaborato con la ASL 02 Abruzzo, Lanciano- Vasto- Chieti e con il Consultorio Familiare di Isernia.
Attualmente svolge attività clinica in alcuni studi associati. Svolge inoltre attività di formazione, consulenze, sviluppo e potenziamento di abilità e valutazione diagnostica.
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