Chi è il terzo genitore?
In Rubriche - Psicologia della Salute
Chi è il terzo genitore?
È la nuova figura con cui i figli devono fare i conti nel momento in cui uno dei due genitori, rimasto solo, dopo la separazione o perdita del partner, decide di avere una nuova relazione e ricomporre un nucleo familiare.
Questo ruolo non è facile, non ha ancora una sua definizione a livello socioculturale e richiede un tempo lungo per sviluppare le nuove relazioni affettive: l’individuo è chiamato a costruire una nuova famiglia con delle persone che hanno già avuto una storia in comune dalla quale lui è escluso.
Il terzo genitore deve trovare il “suo posto”, senza sovrapporsi a quello del genitore biologico, ma ritagliandosi uno spazio in cui i figli hanno già un padre e una madre.
La relazione tra figli e terzo genitore è influenzata soprattutto dall’età, tra gli 11 anni e i 18 anni, la costruzione della relazione è più complessa, soprattutto perché è in atto il processo di emancipazione nel quale il figlio è impegnato, non sopporta nuovi ingressi e in più è la fase in cui il figlio alterna opposizione e lealtà, nei confronti del genitore non convivente.
Espressioni come “lui”, “lei”, “ quello lì”, “quella là”, sono adottate dai ragazzi quando si sentono in perenne conflitto col nuovo genitore o quando si sentono sleali verso la madre o il padre biologico nell’affezionarsi al nuovo ingresso in famiglia .
Eppure la relazione che si stabilisce tra i figli e il genitore acquisito può rappresentare un’autentica risorsa per i requisiti di confidenza e complicità che può avere.
Esistono molte strategie graduali e non invadenti:
• non tendere immediatamente al controllo;
• stabilire un ruolo aperto;
• impegnarsi a sostenere il partner nel suo ruolo genitoriale;
• abbassare rivalità col genitore naturale;
• non tentare di prenderne il posto del genitore.
I colloqui con lo psicologo sono uno strumento valido per comprendere le dinamiche familiari, i compiti e le funzioni che i genitori naturali e il terzo genitore, possono realizzare in questa fase.
Questo ruolo non è facile, non ha ancora una sua definizione a livello socioculturale e richiede un tempo lungo per sviluppare le nuove relazioni affettive: l’individuo è chiamato a costruire una nuova famiglia con delle persone che hanno già avuto una storia in comune dalla quale lui è escluso.
Il terzo genitore deve trovare il “suo posto”, senza sovrapporsi a quello del genitore biologico, ma ritagliandosi uno spazio in cui i figli hanno già un padre e una madre.
La relazione tra figli e terzo genitore è influenzata soprattutto dall’età, tra gli 11 anni e i 18 anni, la costruzione della relazione è più complessa, soprattutto perché è in atto il processo di emancipazione nel quale il figlio è impegnato, non sopporta nuovi ingressi e in più è la fase in cui il figlio alterna opposizione e lealtà, nei confronti del genitore non convivente.
Espressioni come “lui”, “lei”, “ quello lì”, “quella là”, sono adottate dai ragazzi quando si sentono in perenne conflitto col nuovo genitore o quando si sentono sleali verso la madre o il padre biologico nell’affezionarsi al nuovo ingresso in famiglia .
Eppure la relazione che si stabilisce tra i figli e il genitore acquisito può rappresentare un’autentica risorsa per i requisiti di confidenza e complicità che può avere.
Esistono molte strategie graduali e non invadenti:
• non tendere immediatamente al controllo;
• stabilire un ruolo aperto;
• impegnarsi a sostenere il partner nel suo ruolo genitoriale;
• abbassare rivalità col genitore naturale;
• non tentare di prenderne il posto del genitore.
I colloqui con lo psicologo sono uno strumento valido per comprendere le dinamiche familiari, i compiti e le funzioni che i genitori naturali e il terzo genitore, possono realizzare in questa fase.
Psicologia della Salute: La rubrica Psicologia della Salute affronta i temi di salute e situazioni problematiche che interessano le persone nella quotidianità, mettendo in luce l'integrazione del binomio mente-corpo. Il focus è centrato su elementi psicologici che caratterizzano l'individuo, i gruppi e le relazioni familiari in ogni fase del ciclo di vita, sempre in un ottica di promozione del benessere e valorizzazione delle competenze individuali e delle risorse sociali, così come delle abilità fisiche.
Antonietta Dattola è una psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta, specialista in psicologia della salute. Esperta in tecniche di rilassamento, tecniche induttive e immaginative.
Per rimanere sempre aggiornato metti like alla nostra pagina Facebook
Se anche a te piacerebbe curare una rubrica su Psicologia e Salute invia un breve curriculum e la descrizione della tua proposta scrivendo a latuapsicologia@gmail.com
0 commenti: