Il neonato e i meccanismi di autoregolazione innati: l’importanza di una valutazione psicofisiologica - Prima parte

06:12 Redazione 0 Comments

E' molto importante osservare attentamente il neonato e il lattante perché una corretta analisi consente di monitorare determinati parametri, utili per fare una prima valutazione psicofisiologica. Questo tipo di osservazione può risultare utile in talune circostanze, quando ad esempio si presentano problematiche o complicanze neonatali (come nel caso di sofferenze ipossico ischemiche perinatali). E' molto interessante osservare eventuali anomalie del tono muscolare, dei riflessi, della postura. Il piccolo attraversa una serie di tappe caratterizzate da movimenti e aspetti peculiari. Ad esempio durante la fase denominata di Writhing (contorsione) il piccolo con sofferenze perinatali può presentare movimenti crampiformi sincroni, a scatti o poco fluidi. Ma quali possono essere i segni o i sintomi sospetti? Agitazione persistente, ipotonia o ipertonia, asimmetria della postura o dei movimenti, disinteresse per l'ambiente. Altri aspetti da considerare sono relativi a una eventuale presenza di ipereccitabilità o clonie marcate, persistente deviazione del capo, pianto patologico. In particolare il comportamento del piccolo viene valutato osservando i segni di autoregolazione e di stress. Il ruolo delle figure di attaccamento è fondamentale, anche in epoca precoce. Evidenze cliniche hanno dimostrato che già a 32-40 settimane gestazionali il piccolo è in grado di percepire gli stimoli esterni, che possono così divenire familiari. L'essere umano è già provvisto di un meccanismo di autoregolazione innato, ma come ben sappiamo il ruolo che l'ambiente familiare gioca è molto forte. .. continua ..

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