Riconoscere le relazioni pericolose

08:59 Redazione 0 Comments


In Rubriche - Esse(re)lazione

Riconoscere le relazioni pericolose

Ogni giorno sentiamo parlare di femminicidio. Solo in Italia ogni due giorni viene uccisa una donna, in Europa , infatti, le donne vittime di relazioni pericolose sono 62 milioni.
La cosa che più spaventa è che i carnefici sono spesso persone nelle quali la vittima ripone fiducia e molte volte il partner stesso; per questo motivo è molto difficile rendersi conto dei soprusi e reagire di conseguenza.
La donna sente di poter cambiare il proprio uomo, lo giustifica perché “lui è fatto così”, si adatta alle sue richieste e spesso tace i propri bisogni per paura di una sua reazione.
Pubblico qui di seguito i segnali che secondo la psicoterapeuta, Daniela Rossi e il coach e formatore, Diego Divenuto, sono importanti da tener presente:

Il controllo del tempo. Lui non dice dov’è, cosa fa e quando tornerà, non comunica cosa intende fare per il fine settimana, lascia quindi in sospeso l’altro che non sa bene come comportarsi e come organizzarsi oppure ne svaluta il lavoro.
Il controllo del denaro. Lei viene obbligata a tenere e mostrare tutti gli scontrini, deve pesare le spese fatte e accusata comunque di non saper gestire i soldi. La motivazione: “Tengo io le spese, altrimenti chissà dove finiamo con le tue mani bucate”. Se lei è casalinga non le viene dato denaro sufficiente oppure si mantiene un controllo serrato sulle spese. Ancora, le finanze della famiglia vengono gestite in modo esclusivo, tenendo all’oscuro l’altro dei movimenti e delle spese fatte, gestendo in modo esclusivo il conto bancario comune.
Il controllo degli spazi. Lui vuole decidere e avere l’ultima parola sull’organizzazione degli spazi e della casa.
Il controllo delle relazioni amicali e familiari. Lui critica le frequentazioni di lei, svalutandole, insinuando cattive intenzioni da parte delle persone più strette.

I punti fondamentali sono quindi il rispetto, il sostegno e lo spazio. Se una donna si sente più mortificata e criticata che amata, la relazione è disfunzionale!
Questi segni non sono verdetti ma indicano una relazione nella quale vengono trascurati i bisogni della donna e anche se non si parla di aggressione fisica, la violenza può essere psicologica e può portare la donna ad essere dipendente e vulnerabile e a sentirsi responsabile delle situazioni, in realtà provocate dal partner.


Esse(re)lazione: Esse(re)lazione focalizza l’attenzione su attaccamento, i legami di coppia, lo stalking, la sessualità, l'individuazione-separazione, la gelosia; L’essere in relazione è fondamentale in qualsiasi momento della propria vita, già dalla nascita e dipende quasi esclusivamente dal bagaglio di entrambi gli interlocutori e dal contesto in cui si trovano.


Fabiana Tripodi ha 24 anni. Dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche è attualmente laureanda in Psicologia presso l’Università di Messina.



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