Prevenire l’obesità migliorando il proprio stile di vita

08:10 Redazione 0 Comments


In Rubriche - Psicologia della Salute

Prevenire l’obesità migliorando il proprio stile di vita

L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute.
E’ causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un’alimentazione scorretta ipercalorica e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. L’obesità è, quindi, una condizione ampiamente prevenibile, tuttavia è in ascesa.
Alcuni dati:
• l’obesità può comportare con il passare degli anni problemi sanitari: il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori sono attribuibili all’obesità/sovrappeso.
• in totale, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i decessi attribuibili all’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel mondo.
• mediamente nei paesi membri dell'Unione europea, il 17% della popolazione adulta è obesa. Il 52% della popolazione adulta europea è considerata in sovrappeso oppure obesa. Ciò significa che un adulto su due e quasi un bambino su tre è sovrappeso od obeso.
• secondo i dati raccolti nel 2010 dal sistema di sorveglianza del SSN, in Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso. In totale, oltre quattro adulti su dieci (42%) sono cioè in eccesso ponderale in Italia.
• una tendenza particolarmente preoccupante è l'obesità infantile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel 2011 ci fossero nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso.
Possiamo provare ad ampliare la descrizione precedente definendo l’obesità una patologia multifattoriale, determinata da fattori genetici, psicologici, sociali, ambientali e da abitudini alimentari scorrette e ridotto dispendio energetico. Ecco che alcuni di questi fattori possono essere modificati attraverso cambiamenti dello stile di vita.
Molti studi negli ultimi anni si sono interessati ai possibili cambiamenti degli stili di vita per combattere l’obesità. La maggior parte si è interessata a come aiutare le persone obese a modificare la propria alimentazione, ad avere uno stile di vita più attivo e, attraverso strategie comportamentali, a gestire lo stress.
Lo stile di vita può essere definito come l’insieme di scelte autonome necessarie a mantenere una buona qualità della vita.
Potremmo quindi considerare lo stile di vita come un complesso puzzle i cui pezzi sono costituiti da: alimentazione, attività fisica, emozioni-pensieri, relazioni, tempo libero, valori e obiettivi, sonno, abitudini voluttuarie.
Per avere una buona qualità della vita è indispensabile quindi, non solo migliorare l’alimentazione, incrementare l’attività motoria quotidiana e saper gestire le proprie emozioni, ma anche aumentare le relazioni interpersonali positive, utilizzare nel miglior modo possibile il proprio tempo libero, dormire un adeguato numero di ore, non eccedere in nessuna attività voluttuaria e saper fare delle scelte in considerazione di ciò che davvero si vuole dalla propria vita.
Cambiare il proprio stile di vita è possibile, ma ciò richiede una libera scelta, una maggiore consapevolezza e l’impegno.
Uno psicologo può supportare la persona a migliorare la propria alimentazione, fornendo gli strumenti per riconoscere le sensazioni dello stomaco, attraverso esercizi esperienziali in grado di far distinguere la fame dalla sazietà.
Una maggiore consapevolezza della propria alimentazione (le persone in sovrappeso tendono a sottostimare del 40-50% il loro effettivo apporto calorico) la si può raggiungere, ad esempio, attraverso la scrittura. Scrivere quotidianamente cosa si mangia permette di migliorare e ridurre gradualmente le calorie ingerite.
Uno stile di vita più attivo lo si può raggiungere cominciando a camminare ogni giorno almeno per 10 minuti, parcheggiando la macchina distante dal luogo di arrivo, salendo le scale (cominciando da un piano) invece di prendere l’ascensore. La ricerca di un’attività piacevole e di persone con cui praticarla, aiuterà ad effettuare costantemente un’attività motoria.
La gestione dello stress e delle emozioni spiacevoli richiede un’iniziale riconoscimento dell’emozione provata e dei pensieri prodotti dalla mente. Imparare a vederli per quello che sono, “storie” che la mente costruisce automaticamente, invece di cercare di eliminarli attraverso il cibo, è un passo indispensabile per vivere meglio le proprie emozioni.
Interrogarsi su ciò che davvero è significativo per noi, su ciò che ci procura benessere nel lungo periodo, favorisce il vivere in maniera piena la propria esistenza. Esercizi esperienziali e di mindfulness sono alla base di questo intervento che mira a sviluppare le potenzialità presenti in ogni individuo e a migliorare lo stile di vita.
Nel 30-40% dei casi l’obesità è un disturbo da attacco compulsivo. Eppure non esiste un numero amico per l’obesità, così come per l’anoressia e altri disturbi alimentari. Questo perché non sempre viene considerata una malattia.
Le diete dimagranti, a lungo andare, ed è dimostrato statisticamente, diventano ingrassanti. Il medico di base potrebbe provare a suggerire la modifica dello stile di vita anziché una dieta. Il paziente non si deve trovare di fronte al bivio dieta sì o dieta no, ma fare una scelta di salute. Imparare a investire sul proprio futuro, su una migliore qualità della vita.
Medico e psicologo insieme possono mettere il paziente in una migliore situazione funzionale, educarlo non solo al consumo e all’alimentazione, ma anche nei pensieri e nel fare movimento. Il tutto supportati da giusti strumenti diagnostici.
Bisogna far capire al paziente che la sedentarietà porta ad un accumulo di grasso viscerale che è conseguenza di un aumento del colesterolo, dei trigliceridi ecc. Quindi se si elimina la causa, la sedentarietà, tutto torna alla normalità, che non deve considerarsi un malato e obeso per sempre ma che deve migliorare il proprio stile di vita.


Psicologia della Salute: La rubrica Psicologia della Salute affronta i temi di salute e situazioni problematiche che interessano le persone nella quotidianità, mettendo in luce l'integrazione del binomio mente-corpo. Il focus è centrato su elementi psicologici che caratterizzano l'individuo, i gruppi e le relazioni familiari in ogni fase del ciclo di vita, sempre in un ottica di promozione del benessere e valorizzazione delle competenze individuali e delle risorse sociali, così come delle abilità fisiche.


Antonietta Dattola è una psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta, specialista in psicologia della salute. Esperta in tecniche di rilassamento, tecniche induttive e immaginative.



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