La nuova figura dell’assistente sessuale

09:30 Redazione 1 Comments


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La nuova figura dell’assistente sessuale

Secondo l’ultimo rapporto sulla disabilità della WHO, pubblicato nel 2011, le persone con disabilità nel mondo sono un miliardo, il 15% della popolazione mondiale. Di questi la maggioranza ha problemi motori, seguita da persone affette da stati dolorosi cronici che ne limitano il movimento.
Si stima che i disabili in Italia sarebbero tre milioni e 900 mila. Per fare in modo che i disabili non rinuncino alla propria sessualità è nato a Basilea, il primo corso per formare la figura dell’assistente sessuale per persone disabili.
Anche qui in Italia, a Bologna, è presente un’ associazione che forma queste figure.
Nello specifico l’operatore si reca al domicilio della persona e da un semplice confronto verbale ad uno più specificamente fisico e sessuale, cerca di soddisfare e dare piacere alla persona disabile senza limiti e timori. In questo modo la aiuta a sperimentare la sessualità ed a provare meno disagio e più sicurezza in sé stessa, magari facilitandola anche ad instaurare delle nuove relazioni sociali.
si tratta di operatori specializzati che lavorano per permettere alla persona di prendere contatto per la prima volta o di nuovo, con il proprio corpo e con la propria sfera sessuale.
L’assistente sessuale risponde a domande diverse, la cosa importante è che siano poste dalla persona stessa: per esempio una donna che desidera essere carezzata sulla pelle, un uomo che vuole vedere una donna nuda, qualcuno che chiede un massaggio erotico o una masturbazione.
Molto spesso gli organi genitali diventano insensibili e le zone erogene si sviluppano in altre parti del corpo, come ad esempio le orecchie e i capezzoli.
Elemento principale è che non debbano essere presenti nella prestazione né la penetrazione né i baci. I “caresseurs” e le “caresseuses” sono selezionati, formati e supervisionati da un’associazione a scopi socio-medicali.
Hanno ricevuto una formazione con elementi medici, sessuologici e psicologici, e le loro competenze gli permetteranno di creare una vera e propria categoria di professionisti del settore.
Si autodefiniscono come delle persone ordinarie, di solito in media hanno più di trentacinque anni ed esercitano una professione; dal punto di vista sentimentale per la maggior parte sono sposati o in coppia. Di particolare, soltanto una grande sensibilità verso gli altri e apertura nei confronti della sessualità.
È evidente che questo tipo di figura non ha nulla a che fare con la prostituzione, ma in un paese bigotto e pieno di pregiudizi come il nostro, non sono mancate le critiche a questa iniziativa. A differenza dell’Italia, l’assistenza sessuale ai disabili esiste da oltre trent’ anni in Olanda, Germania e Danimarca.
Nel Belpaese invece i dati sulla disoccupazione continuano a impennarsi sempre di più, le iscrizioni alle liste di collocamento sono chilometriche e le università bloccano le possibilità di formazione con i loro numeri chiusi.
Ci si aspetta che i giovani d’oggi non abbiano alternative e debbano accontentarsi dei lavori più umili. Ed allora invece di diventare tutti ingegneri o medici, perché non proviamo a pensare di sviluppare la figura dell’assistente sessuale? I tabù, i pregiudizi e l’ignoranza fanno si che quest’evoluzione cammini a passi impercettibili, piccoli e lenti.
Ma, come disse Galileo Galilei davanti al Tribunale dell’Inquisizione nel 1633 riferendosi al movimento della Terra: “eppur si muove”. E se a distanza di quattrocento anni sarebbe stato difficile immaginare le rivoluzioni che sono accadute, ci piace pensare che nel futuro dei nostri figli la sessualità sia un diritto di TUTTI e non solo delle persone che possono permetterselo.


Sesso e dintorni: La rubrica Sesso e dintorni ha l’obiettivo di informare, discutere e aggiornare gli utenti circa i vari aspetti della sessuologia. L’accento è posto sullo sviluppo del proprio benessere sessuale individuale e di coppia. Attraverso la rubrica è possibile porre domande e avere chiarimenti rispetto ai vari aspetti della sessualità.


Valentina De Maio è una psicologa clinica, sessuologa ed esperta in relazioni di coppia oltre che psicoterapeuta psicodinamico individuale e di gruppo. Ha studiato presso la Seconda università degli studi di Napoli laureandosi con una tesi sul mobbing. Ha poi conseguito il master di II Livello in Sessuologia clinica, presso l’Associazione Italiana di Sessuologia Clinica a Roma. Attualmente collabora con varie associazioni per corsi di formazione aziendali e scolastici ed effettua consulenza on line sessuologica e di coppia.



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1 commento:

  1. Articolo molto interessante, sembra anche che qualcuno si stia muovendo per creare uno strumento tecnologico per che aiuti le due parti ad incontrarsi.
    http://blog.mitify.com/sesso-amore-e-disabilita/

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