La paura in poche parole
La paura è una risposta complessa e multidimensionale. E’ senz’altro uno stato transitorio particolare.
Quando abbiamo paura viviamo una specie particolare di ideazione orientata al futuro. Questo pensiero non funzionale, questa sorta di distorsione cognitiva, riguarda però la possibilità di un danno potenziale. Questa idea di pericolosità aumenta in base alla nostra vicinanza rispetto allo stimolo connesso all’evento traumatico scatenante (la situazione primaria che ha scatenato la reazione di paura).
Anche in questo caso la paura origina da pensieri che potremmo definire sbagliati.
Quando pensiamo, istantaneamente, si creano dei processi che hanno un impatto sulla nostra emotività e questo, attraverso un meccanismo a cascata, influenzerà anche i nostri comportamenti.
Questa strana “fisiologia” è alla base dei circoli viziosi che spesso si creano intorno alla paura:
PAURA -> STIMOLI INTERNI -> PAURA DELLA PAURA -> PAURA
Esiste una varietà infinita di paure. Tuttavia è possibile individuarne 5 tipologie principali:
Calamità; Rifiuto sociale; Animali repellenti; Allontanamento; Sangue e ferite
La fobia è per certi versi simile alla paura, ma si differenzia marcatamente per alcune caratteristiche peculiari.
La fobia infatti è una sorta di paura sproporzionata, irrazionale e ampiamente esagerata. In questo caso la nostra capacità di controllo diminuisce ulteriormente e vengono messi in atto dei veri e propri comportamenti di evitamento della situazione scatenante.
Ad esempio quando la paura di volare e quindi di prendere l’aereo diventa una fobia si può arrivare ad evitare sistematicamente la situazione che espone allo stimolo fobico, complicandosi ulteriormente la vita.
Alcune fobie includono una costellazione di caratteristiche che investono la sfera cognitiva e il proprio dominio personale, come le aspettative eccessive nei confronti degli altri e la svalutazione di sé nel caso della fobia sociale.
Pubblished online by Francesco Greco
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