Orientamento: quale Università scegliere? - Seconda parte
Come detto precedentemente se io devo fare una scelta devo valutare le informazioni di base che mi riguardano. Ci sono tratti, disposizioni e attitudini personali da considerare.
Se voglio fare il giocatore di basket e sono alto un metro e sessanta probabilmente dovrò riconsiderare le mie scelte per il percorso futuro.
Se il mio sogno è fare l'astronauta e voglio realizzarlo devo sapere che: 1) devo essere portato per gli studi matematici e/o ingegneristici; 2) probabilmente dovrò fare carriera militare; 3) dovrò andare all'estero per perfezionarmi da un punto di vista tecnico e per quello che riguarda la lingua; 4) dovrò avere necessariamente delle caratteristiche fisiche e psichiche che mi rendano idoneo a un tale percorso.
Approfondire il nostro "mondo" di partenza (tratti di personalità, aspettative) permetterà quindi di prendere coscienza di se con maggiore facilità.
Tale sviluppo della persona non potrà che portare a una migliore qualità della vita e a un miglioramento sociale globale.
Potremmo provare a riassumere così:
CONOSCENZA DI SE --> ESSERE CENTRATI SUI BISOGNI --> VALUTAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI POSSIBILI --> ANALISI DEL CONTESTO SOCIALE (Opportunità e Vincoli) --> SCELTA
Tutto questo significa insomma fare i conti con i nostri "ingredienti" di partenza e questo è praticamente indispensabile se si vuole fare una scelta responsabile e il più possibile adeguata.
In questa sorta di processo continuo di ridefinizione del proprio progetto professionale dobbiamo essere il più possibile preparati, e per farlo dobbiamo essere necessariamente consapevoli delle nostre caratteristiche personali, delle nostre competenze e interessi.
Essere centrati sui nostri bisogni è una tappa per trasformarli in possibilità concrete.
Una volta effettuata la scelta si deve lavorare alacremente e con motivazione, ponendosi sempre mete e obiettivi. Mai stancarsi, ogni traguardo è un passo che ci apre la strada a nuovi orizzonti e nuove possibilità.
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