Come scrivere una buona tesi di specializzazione in psicoterapia? Essere chiari e concisi prima di tutto
Come predisporre una buona tesi di specializzazione? Ricevo molte mail di giovani colleghi che mi chiedono consigli su come impostare correttamente la propria tesi di specializzazione in psicoterapia. Nell’ultimo periodo di studi infatti gli specializzandi devono predisporre ciò che poi diverrà la vera e propria tesi di specializzazione. E’ in un certo senso un lavoro di sintesi dell’intero quadriennio di specializzazione.
L’esperienza raccolta e i vari casi clinici devono essere ordinati e sistematizzati al fine di scegliere la rosa di casi che costituirà la tesi stessa. E’ un lavoro impegnativo, ma è parte integrante del processo formativo.
Il consiglio che do è quello di lavorare seriamente ai propri casi clinici, cercando di essere il più possibile chiari. E’ un lavoro di sintesi, e quindi non è necessario dilungarsi più di tanto. Direi che ogni singolo capitolo dovrebbe essere strutturato in modo da fornire chiaramente le linee fondamentali utilizzate per muoversi nell’arco del processo terapeutico.
Si dovrebbe iniziare col fornire delle informazioni generali rispetto alla patologia in questione e al trattamento. Quest’ultimo chiaramente risentirà del proprio orientamento teorico. Una volta terminata questa prima parte introduttiva si può passare alla fase di assessment del caso clinico. A questo livello è molto importante fornire indicazioni circa le impressioni di primo colloquio: come si presenta il paziente? Arriva puntualmente? Quale è il suo atteggiamento? Evidenzia un rallentamento motorio una coartazione emotiva e comportamentale? L’eloquio risulta poco espressivo e non ben modulato? L’espressione è partecipe? Quale è il suo atteggiamento complessivo? ecc.
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