La diagnosi nel disturbo depressivo
I
disturbi dell’umore comprendono in termini generali una vasta gamma di disturbi
specifici, fra i quali, sicuramente tra i più noti, i disturbi depressivi e i
disturbi bipolari, caratterizzati questi ultimi da episodi depressivi da un
lato e maniacali dall’altro.
Durante
un episodio depressivo maggiore caratteristico è l’umore depresso per la
maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, diminuzione dell’interesse per le
attività quotidiane, perdita di peso, insonnia o ipersonnia, faticabilità,
autosvalutazione e sentimenti di colpa verso se stessi.
Normalmente
la diagnosi avviene dopo una serie di consulti (assessment) il cui obiettivo è
inquadrare correttamente la sintomatologia del paziente ed effettuare una
corretta interpretazione sul caso. La diagnosi differenziale si basa appunto
sulla codifica dei sintomi a partire dai colloqui individuali e dai risultati
ottenuti attraverso la somministrazione di test specifici.
Alcuni
questionari sono infatti molto affidabili e vantano una validità molto elevata
sulla scorta di una vasta esperienza clinica.
Personalmente
utilizzo un questionario che consente di ottenere un punteggio finale utile per
effettuare una eventuale diagnosi di disturbo depressivo.
Come sottolineato più volte
è molto importante che il paziente riesca a focalizzare l’attenzione sui propri
pensieri, al fine di percepire da un lato quanto essi stessi siano collegati
alle nostre emozioni e ai nostri comportamenti, e dall’altro quanto i pensieri
possano poi essere modificati al fine di cambiare il modo di vedere le cose.
Per un paziente depresso questo significa cambiare le proprie idee su di se e
sul suo valore personale, migliorando l’autostima e l’interesse verso il suo
mondo. Questo lavoro consente letteralmente di preparare la strada alla
guarigione o comunque ad un sensibile miglioramento della qualità di vita.Dott. Francesco Greco
Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale a Bagheria (Pa)
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