Buone prassi per una forte alleanza tra i genitori
In Rubriche - Psicologia della Salute
Buone prassi per una forte alleanza tra i genitori
Nelle famiglie in cui esiste una alleanza co-genitoriale forte e supportiva tanto i genitori quanto i figli appaiono meno stressati .
Anche le relazioni coniugali poggiano su un piano di maggior stabilità e i figli sperimentano un maggior successo nelle relazioni extrafamiliari con i coetanei.
Non c’è un modo ottimale per lavorare insieme come genitori e stabilire configurazioni e routine familiari. Ogni coppia sin dalla gravidanza inizia un reciproco adattamento, stabilisce dei confini tra l’essere coppia e l’essere genitori, acquisisce un ruolo genitoriale idiosincratico e contratta uno stile genitoriale in comune.
Le famiglie che si adattano meglio alle numerose sfide della vita sono quelle in cui esiste una collaborazione tra gli adulti che hanno la responsabilità di guidare la socializzazione dei bambini della famiglia.
Nelle famiglie in cui ci sono due o più figure responsabili dell’educazione e dello sviluppo dei bambini, come accade nella maggior parte dei sistemi familiari odierni (nucleari, adottivi, acquisiti, allargati) è importante mantenere una gerarchia e curare che la leadership decisionale venga assunta solo dai membri adulti del “sottosistema esecutivo” dei soli genitori.
Per una buona alleanza gli obiettivi saranno sempre condivisi. Non è importante chi fa cosa, piuttosto la dimostrazione che i due genitori abbiano raggiunto un accordo reciproco e che si sostengano l’un l’altro quando affrontano le responsabilità.
Veri alleati sono coloro che non solo convengono pubblicamente su un piano d’azione ma che poi continuano a sostenere quel piano sia quando esercitano la genitorialità con il partner che quando la esercitano da soli.
Uno dei punti di maggiore contrasto tra la coppia può riguardare il lavoro di accudimento del bambino. Talvolta la mole di lavoro che un genitore percepisce troppo onerosa può portare a un’insoddisfazione che va ad insinuarsi nello “spirito di squadra” e nel senso di reciproca responsabilità per la costruzione di un’esperienza familiare del figlio.
La solidarietà e il sostegno tra i genitori, il senso di responsabilità, la frequenza delle discussioni e nello scambio di opinioni sulle funzioni genitoriali, la consultazione di uno psicologo esperto può aiutare ad analizzare i ruoli di cura e a suddividere il lavoro, dividere la presa delle decisioni e favorire impegno attivo nella quotidianità dei figli e nelle decisioni che li riguardano.
Anche le relazioni coniugali poggiano su un piano di maggior stabilità e i figli sperimentano un maggior successo nelle relazioni extrafamiliari con i coetanei.
Non c’è un modo ottimale per lavorare insieme come genitori e stabilire configurazioni e routine familiari. Ogni coppia sin dalla gravidanza inizia un reciproco adattamento, stabilisce dei confini tra l’essere coppia e l’essere genitori, acquisisce un ruolo genitoriale idiosincratico e contratta uno stile genitoriale in comune.
Le famiglie che si adattano meglio alle numerose sfide della vita sono quelle in cui esiste una collaborazione tra gli adulti che hanno la responsabilità di guidare la socializzazione dei bambini della famiglia.
Nelle famiglie in cui ci sono due o più figure responsabili dell’educazione e dello sviluppo dei bambini, come accade nella maggior parte dei sistemi familiari odierni (nucleari, adottivi, acquisiti, allargati) è importante mantenere una gerarchia e curare che la leadership decisionale venga assunta solo dai membri adulti del “sottosistema esecutivo” dei soli genitori.
Per una buona alleanza gli obiettivi saranno sempre condivisi. Non è importante chi fa cosa, piuttosto la dimostrazione che i due genitori abbiano raggiunto un accordo reciproco e che si sostengano l’un l’altro quando affrontano le responsabilità.
Veri alleati sono coloro che non solo convengono pubblicamente su un piano d’azione ma che poi continuano a sostenere quel piano sia quando esercitano la genitorialità con il partner che quando la esercitano da soli.
Uno dei punti di maggiore contrasto tra la coppia può riguardare il lavoro di accudimento del bambino. Talvolta la mole di lavoro che un genitore percepisce troppo onerosa può portare a un’insoddisfazione che va ad insinuarsi nello “spirito di squadra” e nel senso di reciproca responsabilità per la costruzione di un’esperienza familiare del figlio.
La solidarietà e il sostegno tra i genitori, il senso di responsabilità, la frequenza delle discussioni e nello scambio di opinioni sulle funzioni genitoriali, la consultazione di uno psicologo esperto può aiutare ad analizzare i ruoli di cura e a suddividere il lavoro, dividere la presa delle decisioni e favorire impegno attivo nella quotidianità dei figli e nelle decisioni che li riguardano.
Psicologia della Salute: La rubrica Psicologia della Salute affronta i temi di salute e situazioni problematiche che interessano le persone nella quotidianità, mettendo in luce l'integrazione del binomio mente-corpo. Il focus è centrato su elementi psicologici che caratterizzano l'individuo, i gruppi e le relazioni familiari in ogni fase del ciclo di vita, sempre in un ottica di promozione del benessere e valorizzazione delle competenze individuali e delle risorse sociali, così come delle abilità fisiche.
Antonietta Dattola è una psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta, specialista in psicologia della salute. Esperta in tecniche di rilassamento, tecniche induttive e immaginative.
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