Immaginazione, Creatività e Innovazione strategica
La creatività è un fattore di grande importanza all'interno di un'azienda, per questo molte società ne promuovono lo sviluppo affidandosi ad apposite metodologie educative. Alla creatività, inoltre, possono giovare anche scienza e tecnologia, ma non soltanto grazie ai sistemi informatici che consentono di delegare ai supporti tecnologici tutti quei processi di elaborazione e archiviazione dei dati, "liberando" dunque spazio nella nostra mente, ma anche fornendo dei "training" per la stimolazione dell'immaginazione e delle idee.
Fin dal percorso di studi, infatti, è bene sviluppare l'immaginazione poiché questa permette di dare alla luce idee inedite, oltre a imparare un processo di pensiero che poi ci accompagnerà per tutta la nostra vita e quindi anche all'interno dell'azienda.
Facciamo un esempio.
Se prendiamo in considerazione un corso di laurea magistrale (appunto perché fornisce una buona preparazione in molte diverse fra loro, come economia, psicologia, area giuridica, ingegneristica e politologica, qui ulteriori informazioni) uno studente abituato a usare la sua creatività potrà raggiungere lo stesso livello di intuizione e apprendimento per tutte le aree tematiche diverse previste da una laurea magistrale; uno studente, invece, che non da importanza alla creatività potrebbe non eccellere in tutte le aree di interesse. Alcuni individui sono avvantaggiati in quanto per loro l'immaginazione può essere una propensione innata, ma tutti gli altri non devono scoraggiarsi poiché si può insegnare ad "immaginare" attraverso un utilizzo del pensiero alternativo, sviluppando il cosiddetto "pensiero laterale", o comunque si potrebbe fare un allenamento creativo, se così possiamo dire.
La creatività ha uno stretto legame con l'immaginazione e permette di scoprire legami nuovi fra i concetti che sfuggono ad uno sguardo superficiale. La scoperta di nuovi legami porta all'elaborazione di nuove strategie e relazioni che prima non esistevano. Nella psiche umana, oltre agli strumenti per l'elaborazione del pensiero, trovano spazio anche le strutture emozionali, ciò significa che per funzionare al massimo delle proprie potenzialità, la mente umana ha bisogno anche di motivazioni e benessere, soltanto così si creeranno le condizioni ideali affinché si possa esprimere la creatività.
All'interno di un team aziendale, ogni elemento offre il proprio contributo in fatto di creatività e quando ognuno di questi contributi è organizzato e indirizzato in una rete culturale, ecco che la creatività si trasforma in innovazione. La struttura organizzativa, dunque, diventa fondamentale per creare un ambiente stimolante e canalizzare poi le idee migliori verso quello che è il macro-obiettivo di un'azienda.
La creatività può risultare decisiva non soltanto quando si parla di nuovi servizi o prodotti, ma anche per migliorare i processi produttivi ed eventualmente risolvere situazioni difficili, di fronte alle quali un modo di ragionare statico e privo di immaginazione si troverebbe in difficoltà. Il processo creativo viene spesso frenato dalle strutture mentali che ogni individuo sviluppa durante la propria esistenza.
Di cosa si tratta? Sono tutti quei processi a livello mentale che consentono di risparmiare energie e tempo affidandosi a percorsi già conosciuti e sperimentati in passato, che indubbiamente rendono le cose più comode e facili. Sono, però, dei veri e propri nemici della creatività, poiché tendono ad impigrire la mente, lasciandola adagiare sul già conosciuto e limitando così il potenziale creativo.
Il processo creativo all'interno di un team generalmente è costituito da due fasi: quella divergente (dove vengono presi in considerazioni idee, spunti ed intuizioni all'interno di una visione allargata che prevede anche i contributi meno convenzionali) e quella convergente che, trattandosi di una fase progettuale, richiede sistematicità, logica e giudizio. Infine, parte essenziale di qualunque processo creativo è il divertimento, poiché si tratta del principale fattore motivante.
Fin dal percorso di studi, infatti, è bene sviluppare l'immaginazione poiché questa permette di dare alla luce idee inedite, oltre a imparare un processo di pensiero che poi ci accompagnerà per tutta la nostra vita e quindi anche all'interno dell'azienda.
Facciamo un esempio.
Se prendiamo in considerazione un corso di laurea magistrale (appunto perché fornisce una buona preparazione in molte diverse fra loro, come economia, psicologia, area giuridica, ingegneristica e politologica, qui ulteriori informazioni) uno studente abituato a usare la sua creatività potrà raggiungere lo stesso livello di intuizione e apprendimento per tutte le aree tematiche diverse previste da una laurea magistrale; uno studente, invece, che non da importanza alla creatività potrebbe non eccellere in tutte le aree di interesse. Alcuni individui sono avvantaggiati in quanto per loro l'immaginazione può essere una propensione innata, ma tutti gli altri non devono scoraggiarsi poiché si può insegnare ad "immaginare" attraverso un utilizzo del pensiero alternativo, sviluppando il cosiddetto "pensiero laterale", o comunque si potrebbe fare un allenamento creativo, se così possiamo dire.
La creatività ha uno stretto legame con l'immaginazione e permette di scoprire legami nuovi fra i concetti che sfuggono ad uno sguardo superficiale. La scoperta di nuovi legami porta all'elaborazione di nuove strategie e relazioni che prima non esistevano. Nella psiche umana, oltre agli strumenti per l'elaborazione del pensiero, trovano spazio anche le strutture emozionali, ciò significa che per funzionare al massimo delle proprie potenzialità, la mente umana ha bisogno anche di motivazioni e benessere, soltanto così si creeranno le condizioni ideali affinché si possa esprimere la creatività.
All'interno di un team aziendale, ogni elemento offre il proprio contributo in fatto di creatività e quando ognuno di questi contributi è organizzato e indirizzato in una rete culturale, ecco che la creatività si trasforma in innovazione. La struttura organizzativa, dunque, diventa fondamentale per creare un ambiente stimolante e canalizzare poi le idee migliori verso quello che è il macro-obiettivo di un'azienda.
La creatività può risultare decisiva non soltanto quando si parla di nuovi servizi o prodotti, ma anche per migliorare i processi produttivi ed eventualmente risolvere situazioni difficili, di fronte alle quali un modo di ragionare statico e privo di immaginazione si troverebbe in difficoltà. Il processo creativo viene spesso frenato dalle strutture mentali che ogni individuo sviluppa durante la propria esistenza.
Di cosa si tratta? Sono tutti quei processi a livello mentale che consentono di risparmiare energie e tempo affidandosi a percorsi già conosciuti e sperimentati in passato, che indubbiamente rendono le cose più comode e facili. Sono, però, dei veri e propri nemici della creatività, poiché tendono ad impigrire la mente, lasciandola adagiare sul già conosciuto e limitando così il potenziale creativo.
Il processo creativo all'interno di un team generalmente è costituito da due fasi: quella divergente (dove vengono presi in considerazioni idee, spunti ed intuizioni all'interno di una visione allargata che prevede anche i contributi meno convenzionali) e quella convergente che, trattandosi di una fase progettuale, richiede sistematicità, logica e giudizio. Infine, parte essenziale di qualunque processo creativo è il divertimento, poiché si tratta del principale fattore motivante.
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