Stabilità e soddisfazione di coppia
In Rubriche - Esse(re)lazione
Stabilità e soddisfazione di coppia
Gli studi di coppia si concentrano maggiormente, al giorno d’oggi, tra gli sposi, sia per l’aumento di divorzi nelle società moderne, sia perché l’inizio e la fine di una relazione viene sancita da atti formali.
Esistono due tipi di teorie:
1. La Teoria dello Scambio, formulata da Homans nel 1961 secondo la quale un individuo rimane in una relazione finchè i benefici ricevuti superano i costi. La soddisfazione è data da : • Profitti (materiali o simbolici)= valutazione dei costi – benefici (norme sociali o aspettative personali) • Valutazione delle alternative = altri partner o rimanere da soli ( in base all’autostima dei soggetti) • Investimento = tempo, sforzi e risorse (poste nella relazione)
Questi fattori sono associati alla durata delle relazioni, ma non tengono conto delle differenze individuali nell’impegnarsi in una relazione , della capacità di tollerare la solitudine e delle emozioni e dei comportamenti impulsivi, inoltre le relazioni umane sono troppo complesse per essere assoggettate a questo modello economico.
2. La Teoria dell’Equità, formulata da Walster e Berscheid nel 1978, secondo la quale un individuo e il proprio partner ricevono ,in una relazione, benefici commisurati ai costi .I rischi possono verificarsi quando uno dei due percepisce uno squilibrio e cioè quando uno dei due partner riceve di più dell’altro.
Mentre le donne sembrano essere maggiormente a disagio quando sono più beneficiate, gli uomini sembrano esserlo quando lo sono meno.
Questa teoria è applicabile alle prime fasi delle relazioni, sottovaluta il ruolo degli obiettivi, delle aspettative, delle pressioni sociali e della resistenza al cambiamento e delle abitudini.
Esistono due tipi di teorie:
1. La Teoria dello Scambio, formulata da Homans nel 1961 secondo la quale un individuo rimane in una relazione finchè i benefici ricevuti superano i costi. La soddisfazione è data da : • Profitti (materiali o simbolici)= valutazione dei costi – benefici (norme sociali o aspettative personali) • Valutazione delle alternative = altri partner o rimanere da soli ( in base all’autostima dei soggetti) • Investimento = tempo, sforzi e risorse (poste nella relazione)
Questi fattori sono associati alla durata delle relazioni, ma non tengono conto delle differenze individuali nell’impegnarsi in una relazione , della capacità di tollerare la solitudine e delle emozioni e dei comportamenti impulsivi, inoltre le relazioni umane sono troppo complesse per essere assoggettate a questo modello economico.
2. La Teoria dell’Equità, formulata da Walster e Berscheid nel 1978, secondo la quale un individuo e il proprio partner ricevono ,in una relazione, benefici commisurati ai costi .I rischi possono verificarsi quando uno dei due percepisce uno squilibrio e cioè quando uno dei due partner riceve di più dell’altro.
Mentre le donne sembrano essere maggiormente a disagio quando sono più beneficiate, gli uomini sembrano esserlo quando lo sono meno.
Questa teoria è applicabile alle prime fasi delle relazioni, sottovaluta il ruolo degli obiettivi, delle aspettative, delle pressioni sociali e della resistenza al cambiamento e delle abitudini.
Esse(re)lazione: Esse(re)lazione focalizza l’attenzione su attaccamento, i legami di coppia, lo stalking, la sessualità, l'individuazione-separazione, la gelosia; L’essere in relazione è fondamentale in qualsiasi momento della propria vita, già dalla nascita e dipende quasi esclusivamente dal bagaglio di entrambi gli interlocutori e dal contesto in cui si trovano.
Fabiana Tripodi ha 24 anni. Dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche è attualmente laureanda in Psicologia presso l’Università di Messina.
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