La sessualità nella coppia anziana
In Rubriche - Sesso e dintorni
La sessualità nella coppia anziana
L’immaginario collettivo considera di solito la sessualità specificamente come appannaggio delle coppie aitanti, giovani e belle.
Quando camminiamo per strada, in macchina, in scooter o semplicemente alzando gli occhi al cielo notiamo spesso dei manifesti con modelli e modelle bellissimi pronti a fare sesso in maniera più che soddisfacente. Come ben sappiamo, però, non è solo durante l’età dell’adolescenza e dell’età adulta che è possibile praticare sesso, ma anche e soprattutto nella seconda metà della vita, cosi come la definiva Jung.
Ciò avviene anche grazie al fatto che si ha più tempo a disposizione, i doveri diminuiscono e spesso i figli si sono allontanati dal nucleo familiare, lasciando cosi spazio e tempo alla coppia per potersi “ritrovare”.
L’eros è considerato come un bisogno primario e uno dei più grandi piaceri della vita, proprio per questo non è limitato alla giovinezza ma praticato anche durante il periodo della vecchiaia. Questa opinione comune può nascere dal fatto che la sessualità è vissuta come lecita soprattutto quando si tratta di una funzione specificamente riproduttiva, e quindi da compiere entro un determinato periodo soprattutto per quanto riguarda la donna, non valutando che ci sia anche una funzione positiva, che non si esaurisce con l’avvento della menopausa.
Con l’avanzare degli anni la sessualità nella coppia acquisisce un aspetto diverso in cui affettività e sessualità si fondono in un unico piacere, vissuto forse in maniera più lenta e duratura.
In questo modo la sessualità nella coppia anziana viene quindi vissuta non come qualcosa da ostentare ma come qualcosa di profondo e intimo da condividere insieme.
Un amore fatto di affetto, tenerezza, fedeltà, attenzioni, ma anche di sesso da coltivare fra le mura di casa, col coniuge, o da scoprire con un nuovo partner per risorgere dalla solitudine e vivere meglio, insieme.
Durante il periodo della vecchiaia si verificano due importanti categorie di fenomeni: il cambiamento corporeo e le modificazioni fisiologiche e psicologiche. La differenza tra uomo e donna si esplica qui nei tempi: mentre l’uomo cerca un rapporto veloce ed una disponibilità immediata, la donna è in vena di affetto, tenerezza e compagnia, quasi come se volesse ritornare all’epoca in cui si era fidanzati.
Con l’avvento della menopausa nella donna si verifica un periodo di vuoto non solo affettivo ma anche una mancanza di desiderio. Proprio per questo la donna sente l’esigenza di ricevere dal proprio partner affettività, calore, condivisione, che vadano aldilà dell’aspetto specificamente sessuale.
Ma, superato un iniziale peridio di “assestamento” l’uomo e la donna possono ritrovare la loro intimità fisica.
In conclusione la sessualità nella coppia anziana diventa un qualcosa di “magico” per tutta una serie di motivazioni. Innanzitutto vi è una conferma sia del proprio corpo che della propria efficienza fisica, poiché il dare e ricevere piacere provoca buonumore, in seguito al rilascio delle endorfine.
È una difesa dai luoghi comuni dati dalla vecchiaia poiché le persone sessualmente attive hanno idea che la vecchiaia sia ancora lontana per loro. Permette di affermare il bisogno di calore e di contatto che è un bisogno primario fondamentale per l’essere umano, ed oltre ad affermare questo bisogno permette anche alla persona di auto affermarsi poiché per sentire di esistere gli anziani hanno bisogno di solidi rapporti affettivi.
Non ultimo, il sesso è un’affermazione di vita, è gioia. E riuscire a godersi la vita non fa altro che allontanare la depressione e permettere di godersi appieno la propria esistenza.
Quando camminiamo per strada, in macchina, in scooter o semplicemente alzando gli occhi al cielo notiamo spesso dei manifesti con modelli e modelle bellissimi pronti a fare sesso in maniera più che soddisfacente. Come ben sappiamo, però, non è solo durante l’età dell’adolescenza e dell’età adulta che è possibile praticare sesso, ma anche e soprattutto nella seconda metà della vita, cosi come la definiva Jung.
Ciò avviene anche grazie al fatto che si ha più tempo a disposizione, i doveri diminuiscono e spesso i figli si sono allontanati dal nucleo familiare, lasciando cosi spazio e tempo alla coppia per potersi “ritrovare”.
L’eros è considerato come un bisogno primario e uno dei più grandi piaceri della vita, proprio per questo non è limitato alla giovinezza ma praticato anche durante il periodo della vecchiaia. Questa opinione comune può nascere dal fatto che la sessualità è vissuta come lecita soprattutto quando si tratta di una funzione specificamente riproduttiva, e quindi da compiere entro un determinato periodo soprattutto per quanto riguarda la donna, non valutando che ci sia anche una funzione positiva, che non si esaurisce con l’avvento della menopausa.
Con l’avanzare degli anni la sessualità nella coppia acquisisce un aspetto diverso in cui affettività e sessualità si fondono in un unico piacere, vissuto forse in maniera più lenta e duratura.
In questo modo la sessualità nella coppia anziana viene quindi vissuta non come qualcosa da ostentare ma come qualcosa di profondo e intimo da condividere insieme.
Un amore fatto di affetto, tenerezza, fedeltà, attenzioni, ma anche di sesso da coltivare fra le mura di casa, col coniuge, o da scoprire con un nuovo partner per risorgere dalla solitudine e vivere meglio, insieme.
Durante il periodo della vecchiaia si verificano due importanti categorie di fenomeni: il cambiamento corporeo e le modificazioni fisiologiche e psicologiche. La differenza tra uomo e donna si esplica qui nei tempi: mentre l’uomo cerca un rapporto veloce ed una disponibilità immediata, la donna è in vena di affetto, tenerezza e compagnia, quasi come se volesse ritornare all’epoca in cui si era fidanzati.
Con l’avvento della menopausa nella donna si verifica un periodo di vuoto non solo affettivo ma anche una mancanza di desiderio. Proprio per questo la donna sente l’esigenza di ricevere dal proprio partner affettività, calore, condivisione, che vadano aldilà dell’aspetto specificamente sessuale.
Ma, superato un iniziale peridio di “assestamento” l’uomo e la donna possono ritrovare la loro intimità fisica.
In conclusione la sessualità nella coppia anziana diventa un qualcosa di “magico” per tutta una serie di motivazioni. Innanzitutto vi è una conferma sia del proprio corpo che della propria efficienza fisica, poiché il dare e ricevere piacere provoca buonumore, in seguito al rilascio delle endorfine.
È una difesa dai luoghi comuni dati dalla vecchiaia poiché le persone sessualmente attive hanno idea che la vecchiaia sia ancora lontana per loro. Permette di affermare il bisogno di calore e di contatto che è un bisogno primario fondamentale per l’essere umano, ed oltre ad affermare questo bisogno permette anche alla persona di auto affermarsi poiché per sentire di esistere gli anziani hanno bisogno di solidi rapporti affettivi.
Non ultimo, il sesso è un’affermazione di vita, è gioia. E riuscire a godersi la vita non fa altro che allontanare la depressione e permettere di godersi appieno la propria esistenza.
Sesso e dintorni: La rubrica Sesso e dintorni ha l’obiettivo di informare, discutere e aggiornare gli utenti circa i vari aspetti della sessuologia. L’accento è posto sullo sviluppo del proprio benessere sessuale individuale e di coppia. Attraverso la rubrica è possibile porre domande e avere chiarimenti rispetto ai vari aspetti della sessualità.
Valentina De Maio è una psicologa clinica, sessuologa ed esperta in relazioni di coppia oltre che psicoterapeuta psicodinamico individuale e di gruppo. Ha studiato presso la Seconda università degli studi di Napoli laureandosi con una tesi sul mobbing. Ha poi conseguito il master di II Livello in Sessuologia clinica, presso l’Associazione Italiana di Sessuologia Clinica a Roma. Attualmente collabora con varie associazioni per corsi di formazione aziendali e scolastici ed effettua consulenza on line sessuologica e di coppia.
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