Non solo studio
In Rubriche - Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento
Non solo studio
Credo che quando si opera con bambini con disturbi dell'apprendimento una delle
parole d'ordine sia "flessibilità": si parte con un programma ben definito,
certamente, però bisogna saper adattare misura e durata delle attività alla
situazione che si viene a creare in studio: il bambino/a porta con sè un carico
di umori, sentimenti, un livello di attenzione e una capacità di concentrazione
che variano a seconda della giornata scolastica che ha trascorso, delle
frustrazioni o dei successi che ha incontrato, del senso di competenza o
autoefficacia che prova in quel momento nei confronti del compito proposto che a
loro volta dipendono dalla storia scolastica e da molti altri fattori personali
e sociali.
Quindi occorre sviluppare capacità di regolazione delle richieste da fare o potremmo causare insoddisfazione, demotivazione se non addirittura avversione verso le sedute di riabilitazione o potenziamento.
Con un bambino affetto da leggero autismo e forte iperattività si è rivelato indispensabile associare lo svolgimento di compiti prettamente scolastici con giochi pratici e attività manuali.
Particolarmente motivante è stata la costruzione di giocattoli personali, scelti dal bambino come ad esempio un teatrino delle ombre, per la realizzazione del quale il bambino, di terza primaria, ha dimostrato abilità di pianificazione dell'azione e di controllo dei gesti davvero adeguati. Inoltre per realizzare attività piacevoli è riuscito a dominare la sua iperattività, raggiungendo un soddisfacente grado di concentrazione e tranquillità per intervalli medio-lunghi (anche un'ora).
Naturalmente tali attività andrebbero inserite come premio per evitare di sostituire le altre di tipo didattico anche se personalmente le ho utilizzate all'inizio dei primi incontri per creare un clima rilassato e disteso e per conoscere meglio il bambino.
Quindi occorre sviluppare capacità di regolazione delle richieste da fare o potremmo causare insoddisfazione, demotivazione se non addirittura avversione verso le sedute di riabilitazione o potenziamento.
Con un bambino affetto da leggero autismo e forte iperattività si è rivelato indispensabile associare lo svolgimento di compiti prettamente scolastici con giochi pratici e attività manuali.
Particolarmente motivante è stata la costruzione di giocattoli personali, scelti dal bambino come ad esempio un teatrino delle ombre, per la realizzazione del quale il bambino, di terza primaria, ha dimostrato abilità di pianificazione dell'azione e di controllo dei gesti davvero adeguati. Inoltre per realizzare attività piacevoli è riuscito a dominare la sua iperattività, raggiungendo un soddisfacente grado di concentrazione e tranquillità per intervalli medio-lunghi (anche un'ora).
Naturalmente tali attività andrebbero inserite come premio per evitare di sostituire le altre di tipo didattico anche se personalmente le ho utilizzate all'inizio dei primi incontri per creare un clima rilassato e disteso e per conoscere meglio il bambino.
Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento: questa rubrica ha come focus principale i disturbi dell’apprendimento, affinché possano essere chiariti significato e implicazioni sullo sviluppo socio-intellettivo dei bambini. Vengono descritti stili d'insegnamento scolastici e modalità di apprendimento particolari, così come alcune tecniche e strategie di compensazione, software specifici e accortezze per migliorare le abilità di apprendimento. L’obiettivo è aiutare i bambini e i loro genitori, diminuire i sintomi di ansia e bassa autostima che spesso accompagnano questi disturbi.
Isabella Fiorot si è laureata in psicologia dell’intervento nella scuola (laurea magistrale) presso l’Università degli Studi di Padova; è iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, sezione A e ha conseguito un master in disturbi specifici dell’apprendimento. Ha svolto un corso on line sulle strategie e metodologie di compensazione dei DSA e lavora con bambini con difficoltà di apprendimento, iperattività, autismo.
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