I disturbi dell'apprendimento

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In Rubriche - Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento

I disturbi dell'apprendimento

I disturbi dell'apprendimento comprendono dislessia ovvero difficoltà a leggere, discalculia (difficoltà nel calcolo matematico), disgrafia (difficoltà a scrivere in modo leggibile) e disortografia (difficoltà a rispettare le regole grammaticali e sintattiche nella costruzione delle frasi). Vengono diagnosticati in bambini con intelligenza nella norma o addirittura al di sopra, in assenza di deficit sensoriali e svantaggio socio-culturale; il disturbo di per sé è causato da un'anomalia neurobiologica, spesso si ritrova in uno dei genitori un problema simile ma molto probabilmente è stato scambiato per svogliatezza o scarso livello cognitivo. Ha carattere evolutivo perciò migliora nel corso degli anni anche se non può scomparire. Nel caso della dislessia vi è un effetto dell'apprendimento di nuove parole che consente ai bambini di aumentare il vocabolario lessicale ovvero di riuscire ad associare la parola tutta intera all'immagine corrispondente senza dover processare lettera per lettera (via fonologica). Il problema riguarda infatti l'automatizzazione dei procedimenti di lettura e scrittura; questi bambini non riescono a leggere per via sub-lessicale (o fonologica) mentre riescono normalmente a leggere per via lessicale.
L'apprendimento avviene secondo modalità che a scuola possiamo definire poco convenzionali. I bambini con questi disturbi ricordano molto bene immagini e icone che possono essere utilizzate dalla memoria di lavoro. Faticano a ricordare date, avvenimenti in sequenza, regole grammaticali e formule matematiche.
E' perciò necessario adattare l'insegnamento ai diversi stili cognitivi presentati dagli allievi ricordando che più modalità utilizziamo e più favoriremo i processi di apprendimento non soltanto nei bambini con questi disturbi ma anche in tutti gli altri. E' altresì importante superare una concezione di apprendimento meccanico di fatti e formule che non vengono integrate con conoscenze pregresse e con l'esperienza dei bambini; il cosiddetto apprendimento nozionistico e competitivo non stimola i bambini a ricercare le cause di certi eventi, a porsi e porre delle domande sul mondo che li circonda, sulle nostre radici storiche e così via. I bambini dovrebbero imparare giocando infatti come sostengono molti psicologi dello sviluppo “lo studio è la forma di gioco più sofisticata che possiamo attuare”.


Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento: questa rubrica ha come focus principale i disturbi dell’apprendimento, affinché possano essere chiariti significato e implicazioni sullo sviluppo socio-intellettivo dei bambini. Vengono descritti stili d'insegnamento scolastici e modalità di apprendimento particolari, così come alcune tecniche e strategie di compensazione, software specifici e accortezze per migliorare le abilità di apprendimento. L’obiettivo è aiutare i bambini e i loro genitori, diminuire i sintomi di ansia e bassa autostima che spesso accompagnano questi disturbi.


Isabella Fiorot si è laureata in psicologia dell’intervento nella scuola (laurea magistrale) presso l’Università degli Studi di Padova; è iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, sezione A e ha conseguito un master in disturbi specifici dell’apprendimento. Ha svolto un corso on line sulle strategie e metodologie di compensazione dei DSA e lavora con bambini con difficoltà di apprendimento, iperattività, autismo.



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