Apprendimento cooperativo

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In Rubriche - Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento

Apprendimento cooperativo

L'apprendimento cooperativo è una modalità ancora poco utilizzata nel nostro paese ma alcuni studi ne hanno rivelato l'autentica efficacia. Ogni bambino impara a collaborare con i compagni per realizzare un obiettivo comune di apprendimento: soluzione di problemi matematici, impostare una ricerca mediante brain-storming e altre attività. L'apporto di ciascuno viene valorizzato dall'insegnante; in questo senso anche i bambini con difficoltà di apprendimento possono avere l'occasione di dimostrare le proprie abilità e conoscenze, soprattutto se hanno interessi particolari. Molto spesso alcuni bambini compensano infatti la loro difficoltà con altre conoscenze e con modalità creative di risoluzione dei problemi; riescono a trovare spiegazioni originali attraverso altri procedimenti e ragionamenti che possono essere utili agli altri compagni.
Sarebbe utile inoltre far verbalizzare ai bambini le strategie da loro utilizzate per memorizzare e organizzare fatti e conoscenze, favorendo la riflessione metacognitiva ovvero la capacità di ragionare sul loro modo di apprendere. Alcuni bambini ancora non riconoscono il valore della ripetizione orale di quanto hanno letto al fine di fissarlo nella memoria e ritengono che basti leggere una volta soltanto. Altri ancora rifiutano di cercare parole nel dizionario, strumento molto difficile da utilizzare per i bambini con dislessia. All'interno di una situazione cooperativa si può verificare una divisione di questi compiti in modo da raggiungere insieme l'obiettivo di capire e imparare un testo, partecipando agli altri le proprie conoscenze, correggendo eventuali false credenze e imparando le parole nuove; si tratterebbe quindi di "imparare a imparare" ma in modo collettivo, non individualistico, abbassando l'ansia da prestazione e migliorando il clima della classe, riducendo cioè la competitività a vantaggio della collaborazione e dell'aiuto reciproci.
Questo tipo di apprendimento potrebbe continuare a casa mediante piccoli gruppi di studio, impegnando i ragazzi nella realizzazione di una ricerca e valutando poi il grado di autonomia nella divisione dei compiti e la capacità di organizzare un discorso senza l'aiuto dell'adulto. Ecco perché sarebbe importante creare mini-gruppi studio, anche piuttosto disomogenei per competenze e abilità, al fine di favorire quella che gli studiosi chiamano “socializzazione dell'apprendimento” e che si è rivelata cruciale per un apprendimento significativo dei contenuti scolastici.


Imparare è un piacere: come superare le difficoltà di apprendimento: questa rubrica ha come focus principale i disturbi dell’apprendimento, affinché possano essere chiariti significato e implicazioni sullo sviluppo socio-intellettivo dei bambini. Vengono descritti stili d'insegnamento scolastici e modalità di apprendimento particolari, così come alcune tecniche e strategie di compensazione, software specifici e accortezze per migliorare le abilità di apprendimento. L’obiettivo è aiutare i bambini e i loro genitori, diminuire i sintomi di ansia e bassa autostima che spesso accompagnano questi disturbi.


Isabella Fiorot si è laureata in psicologia dell’intervento nella scuola (laurea magistrale) presso l’Università degli Studi di Padova; è iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, sezione A e ha conseguito un master in disturbi specifici dell’apprendimento. Ha svolto un corso on line sulle strategie e metodologie di compensazione dei DSA e lavora con bambini con difficoltà di apprendimento, iperattività, autismo.



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