Bambini iperattivi e ADHD: quali sono le mosso giuste - Seconda parte
Bambini iperattivi e ADHD: quali sono le mosso giuste - Seconda parte
(Continua dalla prima parte). In questo senso, è previsto il meccanismo della punizione (rinforzo negativo) per le condotte indesiderate (e quindi non funzionali ed adattive).
Il concetto chiave è che l'applicazione costante e coerente di premi e punizioni modifica progressivamente le catene comportamentali, e questo può generare un miglioramento del bambino per quello che concerne le sue condotte sociali e il suo apprendimento scolastico.
Molto semplicemente si può interagire col bambino offrendo premi e incentivi, e questo è necessario affinché il nostro piccolo capisca che vi sono regole da rispettare e soprattutto che i suoi comportamenti avranno sempre delle conseguenze, positive o negative.
Alle volte queste tecniche possono apparire velate da un freddo meccanicismo, ma in realtà non lo sono, e sappiamo bene che ogni nostro comportamento è perfettamente al centro di catene situazionali ove vi sono sempre antecedenti e conseguenti alle nostre azioni.
I genitori e gli insegnanti quindi (seppure in contesti diversi) devono stimolare le interazioni positive col bambino, utilizzando le tecniche di rinforzo in modo semplice e diretto, regolando in modo coerente e costante tutte le modalità di funzionamento del bambino ritenute inappropriate.
Il bambino è un essere unico e complesso che necessita di cure e dedizione, e questo vale ancor più oggi, in questa società così esigente e dai ritmi vorticosi.
Il concetto chiave è che l'applicazione costante e coerente di premi e punizioni modifica progressivamente le catene comportamentali, e questo può generare un miglioramento del bambino per quello che concerne le sue condotte sociali e il suo apprendimento scolastico.
Molto semplicemente si può interagire col bambino offrendo premi e incentivi, e questo è necessario affinché il nostro piccolo capisca che vi sono regole da rispettare e soprattutto che i suoi comportamenti avranno sempre delle conseguenze, positive o negative.
Alle volte queste tecniche possono apparire velate da un freddo meccanicismo, ma in realtà non lo sono, e sappiamo bene che ogni nostro comportamento è perfettamente al centro di catene situazionali ove vi sono sempre antecedenti e conseguenti alle nostre azioni.
I genitori e gli insegnanti quindi (seppure in contesti diversi) devono stimolare le interazioni positive col bambino, utilizzando le tecniche di rinforzo in modo semplice e diretto, regolando in modo coerente e costante tutte le modalità di funzionamento del bambino ritenute inappropriate.
Il bambino è un essere unico e complesso che necessita di cure e dedizione, e questo vale ancor più oggi, in questa società così esigente e dai ritmi vorticosi.
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