Ridere, ridere, ridere

06:45 Redazione 0 Comments

Come si fa a ridere in certe situazioni? Vuoi mettere che lei ti ha piantato proprio prima dell’esame … Questo è molto difficile da mettere in pratica. Ci sono situazioni in cui ridiamo con gusto e questo ci viene naturale, tutto sembra perfetto. Ma ci sono situazioni ove ridere diventa quasi impossibile, ed è facile ricordare le nostre immagini familiari, scene o vissuti che abbiamo provato tutti. Tuttavia l’umorismo può essere considerato una sorta di elisir di lunga vita che in alcuni casi può diventare un vero e proprio mezzo terapeutico (utilizzato anche da alcuni psicologi e basato su determinate tecniche). Qualcuno ricorda Patch Adams? Fu uno dei primi medici (se non il primo) a trattare alcuni bambini in ospedale vestito da clown. Il primo a praticare la clown terapia, descritta nel popolare film interpretato da Robin Williams. Lui diceva spesso: "Tenta di ridere quanto più possibile!". La medicina si concentra troppo sui sintomi delle malattie, tralasciando quell’aspetto amorevole ed empatico riferito al paziente in quanto essere unico e bisognoso di cure. Allora fate tutto per ridere. Prima di tutto guardatevi allo specchio, prendetevi sul serio ma non troppo, giudicatevi con serenità e perdonatevi, sorridete di cuore, ridete di voi stessi. Questo è un lavoro di flessibilità mentale, che comporta elasticità, maggiore tolleranza, capacità di osservare la realtà da tutti i punti di vista, con le sue coerenze ma anche con le sue contraddizioni. E’ soprattutto a livello neuro-chimico che si compiono quelle modificazioni che permettono il cambiamento. Già subito dopo un sorriso si liberano e si attivano processi specifici nel substrato ormonale e fisico che portano a una specifica attivazione. Tutto, come detto spesso, è collegato, mente e corpo si influenzano vicendevolmente. Insomma, ridendo ci sentiamo molto meglio.

Pubblished online by Francesco Greco

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