Passatempo preferito: people watching in attesa del treno - Seconda parte

05:37 Redazione 0 Comments

In genere c'è sempre qualcuno che conosci, saluti, strette di mano, sorrisi. Anche allargando lo sguardo vedi tanta gente che conosci, sconosciuti ma resi familiari da quella propaggine di vita in comune. C'è sempre il solito gruppo di pendolari lamentosi, quelli che sanno tutto su politica e sport, studenti che alimentano voci e informazioni su un preciso esame universitario o su quel professore che assegna sempre voti bassi. Si parla e ci si guarda, si ascolta bene e si osserva tutto con attenzione. Alcuni tendono a stare vicini sempre alle stesse persone mentre altri si guardano intorno per evitarne di altre, magari la propria ex, un compagno di scuola che finge di non conoscerti, la vicina di casa con cui hai litigato qualche giorno prima. E' in fondo un luogo di incontro all'aperto, con certe dinamiche sociali del tutto simili ad altri luoghi di ritrovo. Una giusta ed attenta osservazione del comportamento altrui ci da alcune informazioni interessanti. Con un certo allenamento infatti è possibile cogliere alcuni schemi verbali espressivi che tutti noi adottiamo quando interagiamo con gli altri, nelle varie situazioni sociali. Alle volte un sorriso può nascondere una certa tensione o un risentimento, mentre in altre circostanze lunghi silenzi tra gli interlocutori cercano di riempire un vuoto ma creano inevitabilmente un lieve disagio. Tutte queste reti relazionali, così temporanee e fragili, costituiscono comunque un sistema che funziona secondo determinate regole.Se ad esempio una normale attesa supera un certo limite, mentre magari il treno che si aspetta ha un forte ritardo o è stato soppresso, le persone tendono a rafforzare questi legami relazionali temporanei, al fine di trovare un sostegno reciproco. E' questa probabilmente una capacità adattiva che ci aiuta a superare questa specifica situazione stressante.

Pubblished online by Francesco Greco

0 commenti: