Su Anna Favella e “Terra ribelle”: mi è piaciuta molto
Quando ho sentito che ci sarebbe stata una nuova fiction su RaiUno, chiamata “Terra ribelle”, ho lasciato spazio a un lieve sorriso, ho pensato la solita fiction, un prodotto che ho subito archiviato forse anche con un po’ di pregiudizi.
Poi ho visto la prima puntata, quasi per caso e così ho continuato a seguire gli episodi. E devo dire che mi sta piacendo. Soprattutto ho scoperto la bravura di Anna Favella, giovane attrice, forse ancora poco conosciuta. Ma è veramente brava, ci scommetterei senz’altro. Certo non sono un critico cinematografico ne un cinefilo, solo uno psicologo e quindi leggete col beneficio di inventario. Ma questa Anna Favella mi piace molto, ha uno sguardo intelligente, una bellezza antica e spigliata, mi ricorda un pulito simile al sapone di Marsiglia. E poi tutta questa storia mi fa pensare, nell’andirivieni dei ricordi, a quando anch’io ho partecipato al film di Tornatore “Baharia”. Per carità, non storcete il muso, sono stato una semplice comparsa (scena del seggio elettorale, 1972), anche se agli Scout avevo la “specialità” di attore. E quella volta, durante le riprese del film credetemi, mi sono divertito parecchio. E questo mondo del cinema è affascinante, ci si può divertire ed assumere diversi punti di vista nel momento in cui si interpretano certi personaggi. Mi chiedo in questo senso se da un punto di vista psicologico role-taking e perspective taking possano far parte del bagaglio di un bravo attore. Chissà. Tornando ad Anna credo che la rivedremo presto, credo proprio di si. E se potessi parlarle le direi: Brava!
Pubblished online by Francesco Greco
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