Mi piace aspettare il treno leggendo scritte e dediche sui muri
Quando sai che devi aspettare il tuo treno in ritardo hai poche alternative, devi avere pazienza e gestire la situazione con una certa filosofia.
Ognuno allora cerca di far passare il tempo come può, leggendo un libro o ascoltando musica, totalmente preso dalle performance tecnologiche del proprio lettore mp3.
Si rimane così seduti su appoggi improvvisati, magari su un muretto di cemento, a guardare il cielo azzurro o nel sentore umido delle prime piogge autunnali.
Quante volte ho sentito nell'aria il tempo che cambiava, con gli occhi socchiusi e le narici che annusavano le folate di vento, a volte maestrale, spesso scirocco.
Certe volte ho girovagato per la stazione e a piccoli passi ne ho esplorato i confini, diventandone arguto conoscitore, in una specie di afflato d'amore privo di passione ed eppure duraturo.
Così con il passare del tempo ho cominciato a sapere perfettamente tutto in anticipo, conoscevo le mosse svelate come in un leggendario gioco di scacchi.
Sapevo già che in un preciso momento il passaggio a livello sarebbe stato chiuso e che il capostazione avrebbe fatto capolino oltre l'uscio della sua stanza, a voler superare col corpo stentoreo i suoi ostacoli, proteso all'incontro con l'aria e con i binari.
Prima di tutto questo e ben prima dell'arrivo del treno però, avrei avuto la possibilità di ripassare ancora una volta le scritte sui muri, a ridosso dei binari abbandonati che popolavano la parte laterale della stazione.
Le avrei ripassate certamente, perché in realtà già le conoscevo, più volte le avevo lette e rilette alla ricerca d'un senso, a interrogare le frasi, a interpretare le date, a immaginare le esistenze.
Così mi dileggiavo lungamente su quei variopinti affreschi, eserciti di giovinezza e visi lucidi, codici d'amore melensi e amicizie perdute."Claudio ed Elisa per sempre amore", o "Anto, Lucy e Miki amiche for ever" e ancora accadimenti, soste d'attesa, c'era pure una dedica a un amico scomparso: "Non ti dimenticheremo mai!".
0 commenti: