Il “mi piace” di Facebook e i contenuti emotivi dei messaggi di stato: una interessante panoramica circa i pensieri inseriti nel grande social network

06:36 Redazione 0 Comments

Un po’ di tempo fa ho letto una interessante rassegna ove erano raccolti e analizzati i messaggi degli utenti di facebook, il social network più famoso e diffuso, verificando in particolare la relazione tra alcune variabili e i messaggi di "status" lasciati dagli utenti in bacheca. Facebook ha cercato di delineare un quadro di riferimento, una analisi della trama sociale a partire dai messaggi scritti da un milione di utenti circa e dal quale emergono informazioni interessanti circa le emozioni e gli stati d'animo. I dati mettono in evidenza l'esistenza di uno spazio virtuale e sociale ben preciso ove da un lato, i messaggi con contenuti positivi raccolgono facilmente l'approvazione degli altri utenti (con il famoso "mi piace"), mentre dall'altro le annotazioni con contenuto negativo sembrano provocare nei lettori una maggiore tendenza a commentare, come se si volesse chiarire in qualche modo il proprio punto di vista sugli aspetti centrali del messaggio letto. La tendenza a commentare darebbe luogo comunque a una sorta di richiesta implicita agli altri utenti di facebook, una richiesta d'aiuto nel dibattito e nel fiorire di risposte e di argomentazioni. L'età degli utenti pare poi sia direttamente correlata al tipo di contenuti dei messaggi: soggetti più giovani sarebbero maggiormente inclini a scrivere di se, con un minor grado di decentramento e maggiore rabbia. Di contro soggetti adulti sembrerebbero utilizzare un tono comunicativo più equilibrato, improntato a pacatezza, ove gli argomenti discussi ( che riguardano in genere l'ambito familiare e lavorativo) sono affrontati con maggiore empatia. Da un punto di vista emotivo inoltre, pare che i contenuti dei messaggi vengano in qualche modo influenzati dall'ora in cui si scrive in bacheca ed in particolare dall'intensità della luce: questa accompagnerebbe con più frequenza la scrittura di messaggi positivi, mentre con l'arrivo del buio si assisterebbe a una prevalenza di messaggi a contenuto negativo.
Queste conclusioni sono molto interessanti perché rivelano (se mai ce ne fosse stato bisogno) l'esistenza di una vera e propria rete sociale, una fitta struttura di trame relazionali nascosta da un apparente e mero espediente tecnologico.

Pubblished online by Francesco Greco

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