L’importanza della psicologia della salute per un approccio biopsicosociale alla salutogenesi - Seconda parte
(Segue dalla prima parte). Affinché si possano affrontare al meglio tutte le sfide quotidiane è necessario disporre di una buona dose di adattamento e flessibilità, di strategie di coping, necessarie per poter fronteggiare i problemi e lo stress.
Coping, adattamento, flessibilità, problem solving sono capacità per le quali ci alleniamo e che possiamo apprendere e migliorare, ma che allo stesso tempo sono in qualche modo connesse al livello filogenetico.
Molte ricerche hanno evidenziato influenze contestuali sulle capacità adattive dell’individuo. Fattori determinanti sarebbero la qualità dell’ambiente sociale di riferimento ma anche la continuità di un sostegno ottimale al bambino da parte della figura di accadimento.
La qualità del legame di attaccamento in particolare sarebbe in questo senso determinante (si vedano in tal senso gli apporti di Liotti).
Uno stile di attaccamento sicuro sarebbe un ottimo predittore di un ottimo funzionamento dell’individuo e in ogni caso ne costituirebbe comunque le premesse.
Al contempo, i fattori contingenti futuri, potranno determinare un ulteriore rafforzamento o un indebolimento, nella direzione di disfunzionalità più o meno marcate (finanche al disagio psichico).
Chiaramente anche gli stili di vita individuali dovranno essere considerati nell’ottica biopsicosociale e potranno costituire fattori di protezione o di rischio.
Come sappiamo è necessario che l’individuo risponda adeguatamente alle stimolazioni dell’ambiente in cui è inserito.
Pubblished online by Francesco Greco
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