La depressione in poche parole

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Come facciamo a riassumere in poche parole i meccanismi che stanno alla base della depressione? Possiamo provare innanzitutto a chiarirne l'origine. Semplificando si può dire che l'origine della depressione è legata a come noi interpretiamo gli eventi che accadono e a cui assistiamo quotidianamente. Alle volte ci troviamo di fronte a situazioni nuove, eventi improvvisi, incontrollabili, per i quali siamo costretti a dare una sorta di interpretazione: "perché accade questo? Come mai succede adesso e proprio a me?" Più tenderemo a imputare per gli eventi giudicati negativi delle cause interne (pensiamo cioè che quel che di brutto ci accade è dovuto a nostre responsabilità e che la colpa è nostra) più saremo predisposti alla depressione. In genere l'altro aspetto collegato a questo tipo di interpretazione riguarda il fatto che si tende ad imputare a cause esterne, cioè al di fuori della responsabilità soggettiva, eventi giudicati positivamente. In sintesi la persona depressa o che è portata alla depressione pensa che se accadono eventi positivi non accadono certo per merito suo ma per cause esterne, non dipendenti dalla propria responsabilità. Di contro gli eventi negativi sono considerati il prodotto delle proprie responsabilità. Alla base della depressione vi è quindi un complesso meccanismo attribuzionale di eventi improvvisi ed incontrollabili. A seconda che tali attribuzioni causali (chiamate locus of control) siano interne o esterne, avremo una situazione più o meno predisponente alla depressione. Questo spiega il motivo per cui non tutte le persone sono depresse e non tutte lo sono allo stesso modo, proprio perché reagiscono e interpretano in modo differente gli eventi esterni ritenuti incontrollabili. Lo stile attribuzionale proprio della depressione si collega spesso a pensieri di perdita, bassa autostima ed eccessiva autocritica per se stessi. Esistono quindi dei veri e propri schemi depressogeni, caratterizzati da una marcata svalutazione del proprio dominio personale. Si tratta di distorsioni cognitive che sostengono una interpretazione negativa dell'esperienza, una valutazione negativa di se e, cosa ancor più grave, aspettative negative per il futuro. Queste persone reagiscono a possibili eventi traumatici in termini di perdita totale e irreversibile e ciò provoca reazioni a catena basate su una concezione negativa di se e sul pessimismo. E' facile immaginare quanto possa essere difficile riuscire a venir fuori da questo circolo vizioso.Tuttavia, attraverso una efficace psicoterapia è possibile provare a cambiare, mettendo in discussione questi assunti di base sbagliati.

Pubblished online by Francesco Greco

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