La valutazione psicologica per i trapianti d’organo - Prima parte

10:49 Redazione 0 Comments

Una delle più interessanti applicazioni della psicologia clinica è senza dubbio quella legata all'ambito ospedaliero, ed in particolare quella concernente le terapie ad alta specializzazione ed i trapianti d'organo. La valutazione psicologica dei pazienti in attesa di trapianto d'organo è infatti molto importante ed è prevista da un protocollo internazionale largamente condiviso. E' un aspetto decisivo che ho potuto constatare personalmente durante il periodo di tirocinio presso l'ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione). Fondamentalmente l'obiettivo principale della psicologia clinica è la prevenzione e la cura del distress psichico delle persone coinvolte nell'esperienza del trapianto. Questo è infatti un momento di crisi e di passaggio che tende ad assumere connotati diversi in base alla gravità della malattia e alle caratteristiche soggettive del paziente. tale esperienza implica inoltre da parte del paziente la capacità di tollerare le esperienze dolorose (tolleranza dello stress in relazione all'ospedalizzazione) e mette a dura prova le capacità di adattamento. Il trapianto stesso presenta profonde implicazioni psicologiche, legate alle componenti affettive, sociali ed interpersonali. Da un punto di vista emozionale il paziente in attesa di trapianto può presentare diverse reazioni, che comprendono ansia, depressione, senso di disperazione o di morte imminente. Peraltro il fatto che il trapianto rimane per molti pazienti l'unica via percorribile può innescare reazioni di disperazione. A volte l'ansia dei pazienti può riguardare il fatto che dovranno essere inseriti in lista d'attesa e che quindi dovranno attendere tempi lunghi prima dell'intervento. Purtroppo il numero di organi oggi disponibile per la donazione risulta ancora insufficiente, anche se si è cercato in parte di risolvere il problema attraverso i trapianti da donatore vivente. ... continua ...

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