McDonald's dipendenti!

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[Contributo di Daniela Rocco] Vi siete mai chiesti come mai, se siete frequentatori assidui di fast-food modi McDonald's, avvertite quasi una specie di dipendenza da quel cibo? chi, al sol pensarci, non vorrebbe una porzione di succulente patatine fritte? o una bella bibita ghiacciata? o un bel panino con tutte quelle salsine piccanti e aromatiche? Vi siete mai chiesti il perchè? Beh, c'è chi l'ha fatto per voi: Joshua Gowen, dottorando in neuroscienze all'università del Texas, nel 2011 ha pubblicato sulla rivista "Psychology Today" un interessantissimo articolo, che ci spiega quali sono i 7 segreti che McDonald's conosce circa il funzionamento del nostro cervello. Segreti questi che, ovviamente, aiutano ad aumentare le vendite. Eccoli di seguito: 1. Lo zucchero crea dipendenza. Quasi tutto nei menù di McDonald contiene pò di zucchero, dalle bevande, al ketchup, ai panini con hamburger e patatine fritte. McDonald sa che la maggior parte delle persone sta andando a sborsare un dollaro in più per ogni bibita, perché lo zucchero crea dipendenza. Così come è possibile sviluppare una dipendenza fisica e psicologica per la cocaina,allo stesso modo si può diventare dipendenti dallo zucchero! Recenti esperimenti hanno dimostrato che lo zucchero produce alcuni comportamenti tipici delle dipendenze: abbuffate, astinenza e craving (desiderio/voglia matta). In un esperimento i ricercatori hanno tenuto dei ratti lontano dal cibo per 12 ore, poi hanno dato loro accesso illimitato a cibo, acqua e zucchero per un breve periodo e poi glieli hanno tolti nuovamente. Ciò è stato ripetuto per un paio di settimane. Si è visto che i ratti producevano cicli di abbuffate quando avevano accesso allo zucchero mentre, quando non ne avevano, mostravano segni di astinenza, come i tremori col corpo. 2. La spinta della convenienza. Il fatto che si può andare in quasi tutte le città del paese e trovare un McDonald entro cinque minuti, piuttosto che doversi fare ore di macchina, contribuisce alla probabilità di mangiare compulsivamente sempre più cibo di questo tipo. 3. L'economia del cervello e i bassi prezzi del pranzo offerto. I prezzi bassi riducono al minimo la pena associata alla separazione dai vostri soldi duramente guadagnati. Le decisioni diventano difficili quando due forze contrapposte cercano di influenzarvi, in questo caso spendere soldi contro mangiare. Il cervello elabora i costi ei benefici di ogni decisione in una regione chiamata corteccia orbitofrontale. Studi di Brain imaging hanno dimostrato che perdere denaro può far vivere al vostro cervello la stessa esperienza spiacevole e dolorosa di quando si pesta la punta del piede. Perdere denaro fa male! Eppure McDonald riesce a eludere il problema, offrendo un vero e proprio pranzo a prezzi irrisori: rende la decisione più facile al nostro cervello. 4. Il nostro cervello preferisce alimenti ad alto contenuto calorico Come suggerito da Jonah Lehrer in "La corteccia frontale," il nostro cervello si è evoluto nel corso di un periodo in cui il cibo era scarso, così siamo diventati abili a scegliere gli alimenti che contengono più calorie. 5. Dipendenza dalla velocità con cui si soddisfa il bisogno di cibo. I fast food offrono una soluzione rapida per la fame: in certi casi non abbiamo nemmeno bisogno di uscire dalla macchina per prendere un Big Mac! Effettuiamo l'ordine nella nostra auto e in due minuti diamo il primo morso. Quanto prima abbiamo l'hamburger in mano, tanto prima si innesca il rilascio del cocktail di sostanze chimiche gratificanti nel nostro cervello. 6. Il nostro cervello riconosce il marchio. In tutte le nazioni, McDonald offre un'esperienza costante ogni volta che si varcano le sue porte. I dipendenti recitano sempre lo stesso saluto-copione, il menù ha lo stesso aspetto e le stesse immagini o loghi sono affissi sui muri. Più coerente è l'esperienza da un punto vendita all'altro, più forti saranno le nostre associazioni con i pasti specifici che lì vi potremo trovare, che ci hanno già in passato soddisfatto e che quindi possiamo di nuovo desiderare. 7. Gli HappyMeal alimentano la nostra memoria. La ricerca neuroscientifica ha dimostrato che una gran parte del piacere di mangiare dipende da ricordi associati a quel cibo specifico. In uno studio, a dei bambini sono stati consegnati dei bocconcini di pollo in un cartone anonimo e ad altri bambini i bocconcini erano offerti nel cartone del McDonald’s. Ebbene il maggiore gradimento lo si è avuto proprio con quelli contrassegnati dal brand! [Link_Fonte:http://www.psychologytoday.com/blog/you-illuminated/201108/7-things-mcdonald-s-knows-about-your-brain ]

Daniela Rocco, dany.rocco@gmail.com

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